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Apprezzarono la Bibbia (estratto su William Tyndale)

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Nell’autunno del 1536,
William Tyndale venne portato
dalla cella della sua prigione
nel castello di Vilvoorde,
al luogo della sua
esecuzione imminente.
Lì era stato preparato un palo
al quale Tyndale fu incatenato,
strangolato a morte
e bruciato di fronte
alla folla presente.
Il suo crimine?
Tyndale lottò per conciliare
gli insegnamenti della Chiesa
con i suoi studi della Bibbia.
William Tyndale morì
con la sua fede intatta
nella convinzione che la Bibbia
è la Parola di Dio.
William Tyndale
fu il primo a cercare
di tradurre la Bibbia
dalle lingue originali
all’inglese
Tyndale nacque verso la fine
del 15° secolo
nella zona di Gloucestershire.
Ebbe l’opportunità di andare ad Oxford
e diventare un sacerdote.
Nel 15° secolo
ci si opponeva all’idea
che la Parola di Dio
fosse accessibile
alla gente comune.
Le persone conoscevano
la Bibbia in latino
perché in chiesa venivano recitati
alcuni brani dai preti.
Ma non avevano
accesso diretto alla Bibbia.
A Tyndale
non fu consentito di tradurre
la Bibbia in Inghilterra.
Andò dal vescovo di Londra
per chiedere il permesso di tradurre
il Nuovo Testamento
dal greco, la lingua originale,
all’inglese,
ma gli fu negato.
L’opposizione alla traduzione
della Bibbia
era così forte
che Tyndale scrisse che
non c’era un solo posto
in tutta l’Inghilterra dove farlo.
E così, con l’aiuto di commercianti
che appoggiavano la sua causa,
Tyndale si rifugiò in Germania
dove poteva lavorare
più facilmente
alla sua traduzione
in inglese del N.T.
Nel 1525
la traduzione era completa
e pronta per la stampa.
A Londra, la Biblioteca Nazionale
del Regno Unito
conserva la verità su ciò che
accadde subito dopo.
Il dottor Karen Limper-Herz,
uno dei direttori,
ci aiuterà a scoprirlo.
Questa è l’unica copia
della prima edizione
del N.T. di Tyndale,
stampato a Colonia, Germania,
nel 1525.
Il “Frammento di Colonia”
è la sola copia della 1° edizione
del N.T. di Tyndale
di cui si conosca l’esistenza.
Il fatto che sia un frammento,
mostra quanto fosse
pericoloso il suo lavoro.
Una volta il tipografo,
dopo aver bevuto troppo,
disse che stava stampando
un N.T. luterano in inglese
per un certo Tyndale.
Le autorità lo vennero a sapere
e fecero irruzione nella tipografia.
Tyndale scappò e questo
è tutto ciò che resta oggi.
Seguì il fiume Reno fino
ad arrivare a Worms.
Riuscì a tradurre poco più
della metà del vangelo di Matteo.
Questo fa ben capire
quanto fosse pericoloso.
Le prime copie integrali
della traduzione delle Scritture
Greche Cristiane di William Tyndale
furono stampate
nella città di Worms,
in Germania,
nel 1526.
Ne vennero prodotte
forse più di 3.000 copie.
Dopo aver lasciato
la Germania,
Tyndale si trasferì ad Anversa.
Una città così frenetica
era l’ideale per lui.
La fiorente industria tipografica
e il porto molto trafficato
permisero ai suoi libri di raggiungere
facilmente i lettori in Inghilterra.
Il professor Guido Latré
si è gentilmente offerto
di accompagnarmi
per quelle stesse strade
in cui Tyndale camminò
circa 500 anni fa.
Quello che notò qui
era che la gente comune
aveva accesso
alla Bibbia in lingua olandese.
Voleva lo stesso
per i suoi connazionali.
Se si volevano far entrare Bibbie
in Inghilterra di nascosto
e su larga scala, beh
questo era il porto
più grande di tutto il nord Europa.
Non è facile far passare di nascosto
un volume di formato grande,
perciò i singoli fogli venivano portati
in posti come questo:
sotterranei, depositi e cantine,
così le piccole pagine
della traduzione di Tyndale
si sarebbero nascoste
tra quelle più grandi
di libri che non erano proibiti.
A Londra qualcuno
le avrebbe riconosciute:
“Aha, ecco le pile contrassegnate!
Se cerco qui
troverò le pagine
della Bibbia di Tyndale”.
Al termine della sua vita,
c’erano in circolazione
qualcosa come 30.000 copie
della Bibbia di Tyndale.
Fu un uomo valoroso e un grande
esempio di coraggio e dedizione.
E i rischi che corse
non sono certo da sottovalutare.
William Tyndale
fu imprigionato qui
a Vilvoorde,
a nord di Bruxelles.
Consumato da più di
un anno di prigionia,
avrà senza dubbio riflettuto
sulla terribile morte
che lo attendeva inesorabilmente.
Tyndale è famoso per
l’influenza che ha esercitato
sulla lingua inglese,
ma il suo lavoro era più
che la semplice ambizione
di un ricercatore.
Tyndale amava la Bibbia.
Di lui
si potrebbe dire che condivideva
i sentimenti del salmista,
che riferendosi
alla Parola di Dio disse:
“Quanto amo la tua legge!”
Nonostante un’intensa
persecuzione,
la Bibbia e la saggezza
che contiene
sono diffuse più che mai,
grazie alle fedeli traduzioni
degli scritti originali.
Non ci stupisce
che tante persone
mostrino un tale apprezzamento
per la Bibbia.