00:00:01
Benvenuti, fratelli e sorelle!00:00:03
00:00:04
È un piacere essere qui con voi.00:00:06
00:00:06
In questo aggiornamento
vi daremo in breve alcune notizie.00:00:10
00:00:10
E poi guarderemo insieme
delle interviste molto incoraggianti.00:00:15
00:00:15
Sono sicuro che rafforzeranno tanto
la vostra fede.00:00:18
00:00:18
Iniziamo con qualche aggiornamento.00:00:21
00:00:21
Alla fine del mese di aprile00:00:23
00:00:23
il fratello Mark Sanderson
è andato in Polonia.00:00:26
00:00:26
Lì si è tenuta un’adunanza speciale
nella Sala delle Assemblee di Varsavia00:00:30
00:00:30
con l’obiettivo di incoraggiare
i fratelli e le sorelle00:00:33
00:00:34
colpiti dalla guerra
ancora in corso in Ucraina.00:00:36
00:00:37
Il programma è stato seguito
da oltre 250.000 fratelli dalla Polonia,00:00:42
00:00:42
dall’Ucraina e dal Donbass.00:00:44
00:00:45
Un sorvegliante di circoscrizione
che serve nel Donbass ha scritto:00:00:50
00:00:50
“Il programma è stato meraviglioso.00:00:53
00:00:53
Davvero ‘cibo al tempo giusto’.00:00:55
00:00:55
Vedere come Geova ci ama
ci fa piangere di gioia!”00:00:59
00:01:01
Nei giorni successivi all’adunanza00:01:03
00:01:03
il fratello Sanderson
e 3 membri del Comitato di Filiale00:01:07
00:01:07
hanno fatto un lungo viaggio.00:01:09
00:01:09
Hanno percorso in Polonia oltre 2.500 km00:01:13
00:01:13
per visitare i profughi
e gli instancabili volontari00:01:17
00:01:17
che si trovano
nelle Sale delle Assemblee,00:01:20
00:01:20
nelle Sale del Regno e alle frontiere.00:01:23
00:01:24
Con questa visita
Geova ha fatto sentire ai suoi servitori00:01:28
00:01:28
il profondo affetto che prova per loro.00:01:31
00:01:31
Ringraziamo di cuore tutti voi00:01:33
00:01:33
per le vostre preghiere
e per le donazioni generose00:01:36
00:01:37
che rendono possibili
le operazioni di soccorso.00:01:40
00:01:40
Il 4 maggio00:01:42
00:01:42
la sorella Valentina Baranovskaja,
che ha 71 anni,00:01:46
00:01:46
è stata finalmente scarcerata.00:01:48
00:01:49
È rimasta in prigione per più di un anno.00:01:51
00:01:53
Al suo ritorno
è stata riaccolta con tanto affetto!00:01:58
00:01:59
Condividiamo la tua gioia,
sorella Valentina!00:02:02
00:02:02
Ma non ci siamo dimenticati
che tuo figlio, Roman,00:02:06
00:02:06
è ancora in prigione
a motivo della sua fede.00:02:09
00:02:09
Continuiamo a pregare
sia per te che per tuo figlio!00:02:12
00:02:13
Il 24 maggio00:02:14
00:02:15
il fratello Dennis Christensen
è stato rilasciato dalla prigione russa00:02:19
00:02:19
in cui era detenuto.00:02:20
00:02:20
In totale ha trascorso 5 anni
in varie strutture detentive.00:02:24
00:02:24
Dopo il suo rilascio
è stato immediatamente espulso.00:02:28
00:02:28
E adesso, insieme a sua moglie, Irina,
è in Danimarca.00:02:31
00:02:32
E stanno entrambi bene,
come possiamo vedere nel video che segue.00:02:36
00:02:53
Oggi è un giorno felice.00:02:56
00:02:56
Un giorno felice perché io,
per il momento io, sono stato scarcerato00:03:02
00:03:03
e sono potuto tornare a casa
a Copenhagen, in Danimarca,00:03:06
00:03:07
dove posso di nuovo stare insieme
ai miei amici e alla mia cara famiglia.00:03:11
00:03:11
E poi non vedo l’ora di tornare
a fare una vita più normale in famiglia00:03:16
00:03:17
insieme alla mia cara moglie, Irina.00:03:19
00:03:19
Sono molto felice e sono davvero grato
a tutti i fratelli e le sorelle00:03:24
00:03:25
per quello che hanno fatto per me
in questi 5 anni.00:03:28
00:03:29
Tutto il loro affetto,
tutte le loro lettere,00:03:33
00:03:34
tutte le preghiere che hanno fatto per me00:03:36
00:03:36
e tutti i disegni e i regalini
che ho ricevuto dai bambini,00:03:39
00:03:40
beh, tutte queste cose
mi hanno incoraggiato davvero tanto.00:03:43
00:03:43
E ripensando a quello che ho passato,
ho sempre sentito che non ero solo,00:03:48
00:03:48
che la mano di Geova
non era mai troppo corta per salvare,00:03:52
00:03:53
per sostenere e per aiutare.00:03:54
00:03:55
Molti mi chiedono:00:03:56
00:03:57
“Ma Dennis,00:03:58
00:03:58
il tempo trascorso in prigione
non ti ha distrutto?00:04:01
00:04:01
Non ti hanno spezzato?”00:04:03
00:04:03
Assolutamente no, in nessun modo.00:04:05
00:04:05
E sapete cosa?00:04:07
00:04:07
Sono più determinato che mai
a rimanere fedele a Geova,00:04:11
00:04:11
più determinato
a predicare la buona notizia,00:04:14
00:04:14
ad aiutare i fratelli e le sorelle00:04:16
00:04:16
e anche altre persone
a raggiungere i loro obiettivi.00:04:20
00:04:20
L’obiettivo è la vita eterna nel Paradiso00:04:22
00:04:22
dove tutti avremo l’opportunità
di servire e lodare Geova per sempre.00:04:26
00:04:26
Quindi no, non mi hanno spezzato,
non mi hanno distrutto.00:04:30
00:04:30
Sono ancora qui.
Sono tornato.00:04:32
00:04:34
Gioiamo insieme a voi,
Dennis e Irina!00:04:37
00:04:37
La vostra fede e la vostra integrità
ci rafforzano tanto.00:04:40
00:04:41
Siamo felicissimi
di averti di nuovo tra noi, Dennis!00:04:44
00:04:45
Anche se siamo molto felici
di questi sviluppi,00:04:47
00:04:48
non dimentichiamo che in tutto il mondo00:04:50
00:04:50
più di 150 dei nostri fratelli
e delle nostre sorelle00:04:54
00:04:54
sono ancora in prigione
a motivo della loro fede.00:04:57
00:04:57
In Russia 4 fratelli stanno scontando
una pena di 8 anni di carcere,00:05:02
00:05:03
e una sorella
ne sta scontando una di 6 anni.00:05:06
00:05:07
Ebrei 13:3 dice:00:05:09
00:05:18
Come possiamo ricordare i fratelli
e le sorelle che sono in prigione?00:05:23
00:05:23
Se viviamo nella loro zona,00:05:25
00:05:25
forse possiamo fare
qualcosa di pratico per aiutarli.00:05:28
00:05:29
E comunque tutti noi
possiamo pregare per loro00:05:32
00:05:32
e per i componenti delle loro famiglie
ogni giorno.00:05:36
00:05:36
Possiamo anche riflettere
sull’ottimo esempio che ci stanno dando.00:05:40
00:05:40
Quando vediamo
questi fratelli e queste sorelle00:05:43
00:05:43
che perseverano
di fronte a un’incarcerazione ingiusta,00:05:46
00:05:46
e che lo fanno con gioia,00:05:48
00:05:48
ci sentiamo spinti a imitare
la loro straordinaria fede,00:05:51
00:05:51
siamo motivati a perseverare
di fronte alle prove00:05:54
00:05:55
che stiamo affrontando ora00:05:56
00:05:56
e ci sentiamo più sicuri
di poter perseverare00:05:59
00:06:00
di fronte alle prove
che affronteremo in futuro.00:06:03
00:06:03
Nel video che vedremo adesso,00:06:05
00:06:05
2 fratelli russi ci raccontano00:06:08
00:06:08
come sono riusciti
a perseverare con fede e con gioia00:06:11
00:06:11
mentre scontavano la loro condanna
a 4 anni di carcere.00:06:16
00:06:17
Il procedimento penale
contro di me00:06:19
00:06:19
è iniziato il 22 luglio 2018.00:06:22
00:06:22
Era una domenica
ed era in corso un’adunanza.00:06:25
00:06:25
Quando è finita la perquisizione,00:06:28
00:06:28
mi hanno detto che dovevo seguirli
e mi hanno portato via.00:06:32
00:06:32
Ho aperto la porta
perché agenti dell’FSB00:06:35
00:06:36
stavano suonando
insistentemente il campanello.00:06:38
00:06:39
Poi dopo pochi secondi ho sentito
il rumore di vetri che si rompevano.00:06:43
00:06:44
Hanno fatto irruzione dal balcone
e poi hanno buttato giù la portafinestra.00:06:49
00:06:50
E quando mia moglie
ha cercato di dire loro00:06:53
00:06:53
che la finestra era già aperta,
così che non rompessero nulla,00:06:56
00:06:56
è stata ferita al viso
da dei pezzi di vetro e si è tagliata.00:07:00
00:07:02
Si è tagliata anche una vena della mano.00:07:05
00:07:06
Poi gli agenti sono venuti da me00:07:08
00:07:08
e mi hanno fatto vedere il mandato
di perquisizione.00:07:11
00:07:12
Io gli ho detto:00:07:13
00:07:14
“Non mi interessa
il mandato di perquisizione.00:07:16
00:07:16
Chiamate immediatamente un’ambulanza!”00:07:18
00:07:19
Volevo che mia moglie
andasse in ospedale.00:07:21
00:07:21
Lei però ha deciso di rimanere con me.00:07:23
00:07:24
Quella perquisizione
è andata avanti per 5 ore.00:07:28
00:07:28
Alla fine mi hanno arrestato.00:07:30
00:07:31
2 giorni dopo c’è stata l’udienza.00:07:33
00:07:34
È stato confermato l’arresto00:07:35
00:07:35
e sono stato mandato
in un centro di detenzione preventiva.00:07:40
00:07:46
Per me la parte più difficile
della persecuzione00:07:49
00:07:50
è stata quando mi hanno portato
in una cella di punizione.00:07:53
00:07:53
Quando sono entrato,00:07:54
00:07:54
o per meglio dire quando i funzionari
e le guardie del centro di detenzione00:07:58
00:07:58
mi ci hanno spinto dentro,00:08:00
00:08:00
la prima cosa che ho sentito è stata:
“Mettiti in ginocchio!”00:08:03
00:08:03
Io ho risposto che l’unica persona
per cui mi inginocchio è Dio.00:08:07
00:08:10
Allora hanno iniziato a urlare
e a insultarmi,00:08:13
00:08:14
anche se non capivo
che cosa mi chiedessero di fare00:08:17
00:08:18
o cosa volessero.00:08:19
00:08:19
L’ho scoperto solo qualche ora dopo,00:08:21
00:08:22
quando mi hanno detto00:08:23
00:08:24
che avrei dovuto dare loro
delle informazioni su 2 fratelli00:08:27
00:08:28
che erano stati arrestati
in una città vicina.00:08:31
00:08:31
Hanno messo davanti a me
degli strumenti di tortura00:08:35
00:08:36
e mi hanno detto che non sarei
assolutamente stato in grado00:08:39
00:08:39
di sopportare la tortura00:08:40
00:08:40
e che quindi era meglio
collaborare con loro.00:08:43
00:08:44
Ma io non ho detto niente
di quei fratelli,00:08:47
00:08:47
perché mi rendevo conto
che se avessi parlato00:08:51
00:08:52
avrei peggiorato la loro situazione.00:08:54
00:08:55
È stata dura per me00:08:56
00:08:56
quando mi hanno portato
nel centro di detenzione preventiva.00:09:00
00:09:01
Tutti i giorni,
dalla mattina fino alla sera,00:09:04
00:09:04
c’era la radio accesa.00:09:06
00:09:06
Nelle celle il volume della radio
era molto alto00:09:09
00:09:09
e la gente parlava continuamente.00:09:11
00:09:11
Poi dopo diversi mesi00:09:12
00:09:12
mi hanno messo
in una cella di isolamento.00:09:14
00:09:15
Ero preoccupato, mi chiedevo:00:09:16
00:09:17
“Come faccio a stare tutto questo tempo
qui da solo?00:09:19
00:09:19
A chi potrò predicare?”00:09:21
00:09:21
Quella sera
ho pregato intensamente Geova.00:09:24
00:09:31
Qualche giorno dopo,00:09:32
00:09:33
proprio nella cella accanto alla mia
è stato mandato un uomo.00:09:36
00:09:37
Era in carcere già da tanto tempo,
ben 13 anni.00:09:41
00:09:41
Nell’ultimo anno aveva iniziato
a pensare ad argomenti spirituali.00:09:45
00:09:45
E aveva anche cominciato
a leggere la Bibbia.00:09:48
00:09:48
Parlavamo spesso di temi spirituali
ogni giorno e per tante ore.00:09:53
00:09:53
Io cantavo i cantici e lui ascoltava.00:09:56
00:09:56
E gli leggevo i versetti che i fratelli
e le sorelle mi mandavano nelle lettere.00:10:00
00:10:01
Quando ero nella cella di punizione,
lì insieme alle guardie c’era un uomo00:10:06
00:10:07
che collaborava
con l’amministrazione carceraria.00:10:09
00:10:10
Ed era molto forte fisicamente,
era una montagna di muscoli.00:10:14
00:10:14
Allora all’improvviso
mi è venuto un pensiero:00:10:17
00:10:17
le persone che avevo di fronte a me
erano per l’80% composte di acqua.00:10:22
00:10:23
Non so, ma mi sa che in quel momento
ho persino sorriso.00:10:27
00:10:28
Quel pensiero,00:10:29
00:10:29
che senza dubbio mi ha dato Geova
in quel momento,00:10:33
00:10:33
ha cambiato totalmente
il modo in cui vedevo quelle persone.00:10:37
00:10:38
Accanto alla cella in cui ero io
ce n’era un’altra,00:10:41
00:10:41
un’altra cella di isolamento,
che spesso era vuota.00:10:43
00:10:44
E io quasi ogni giorno pregavo Geova00:10:47
00:10:48
e gli chiedevo che il mio caro amico
e fratello Vadim00:10:51
00:10:51
venisse trasferito in quella cella.00:10:53
00:10:54
Quando Vadim è venuto a sapere00:10:55
00:10:56
che stavo facendo
richieste di quel tipo a Geova,00:10:58
00:10:58
ha detto: “Sergej, tu sogni.00:11:01
00:11:01
Qui in prigione ci vedono come complici
di uno stesso crimine,00:11:04
00:11:04
e quindi per legge
non ci permetteranno mai00:11:06
00:11:06
di stare in 2 celle così vicine”.00:11:09
00:11:09
Gli ho detto: “Stiamo a vedere”.00:11:12
00:11:12
La sera vengono nella mia cella
e mi dicono: “Levčuk, ti trasferiamo”.00:11:16
00:11:17
Allora mi hanno portato
in un altro blocco00:11:19
00:11:19
e mi hanno messo in una nuova cella.00:11:21
00:11:21
Una volta dentro sento la voce di Sergej
dalla cella accanto: “Vadim, sei tu?”00:11:27
00:11:27
Ho detto: “Sì, sono io”.00:11:29
00:11:29
E lui ha detto: “Bellissimo!
Avevo chiesto a Geova di averti vicino”.00:11:33
00:11:33
Quando ho sentito
che aveva chiesto a Geova00:11:35
00:11:36
di farmi mettere
nella cella accanto alla sua,00:11:38
00:11:38
mi sono un po’ arrabbiato00:11:39
00:11:39
perché avevo perso
tutte le mie visite ulteriori.00:11:42
00:11:42
Eravamo d’accordo00:11:43
00:11:43
che avrei raccontato loro
una storia della Bibbia.00:11:46
00:11:46
Poi ho capito
perché Geova aveva fatto così,00:11:48
00:11:48
perché sia io che Sergej avevamo bisogno
del sostegno emotivo l’uno dell’altro.00:11:53
00:11:53
Siamo stati insieme 2 settimane,00:11:55
00:11:55
trattavamo insieme
la scrittura del giorno00:11:57
00:11:57
e parlavamo di alcuni punti
presi dalle lettere00:12:00
00:12:00
che i fratelli ci scrivevano.00:12:01
00:12:07
Ricordo una volta che,
quando ero nella cella di isolamento,00:12:11
00:12:11
per giorni mi sono sentito davvero giù.00:12:14
00:12:14
Poi ho ricevuto un bel pacco di lettere.00:12:16
00:12:16
In genere le dividevo00:12:18
00:12:18
tra quelle che volevo leggere subito
e quelle che volevo leggere dopo.00:12:22
00:12:22
Ce n’era una che non volevo leggere,00:12:24
00:12:24
così l’ho messa da parte
per leggerla magari più avanti.00:12:27
00:12:28
Ma poi qualcosa dentro di me diceva:
“No, devi leggerla”.00:12:32
00:12:32
E proprio quella lettera
è stata la risposta di Geova.00:12:35
00:12:35
La cosa principale di cui parlava00:12:37
00:12:38
era come Satana usa una delle sue armi
più efficaci e potenti,00:12:41
00:12:42
e cioè lo scoraggiamento.00:12:44
00:12:44
E allora ho iniziato a mettere subito
in pratica i consigli sull’argomento,00:12:49
00:12:49
e questo mi ha aiutato a venir fuori
da quel vortice di pensieri negativi00:12:53
00:12:53
che attanagliavano la mia mente.00:12:55
00:12:56
Ovunque andassi00:12:57
00:12:57
facevo delle belle conversazioni
con quelli nelle celle accanto.00:13:01
00:13:01
Riuscivamo a parlare attraverso i muri.00:13:03
00:13:03
Io continuavo a chiedermi00:13:05
00:13:05
perché mi cambiassero
continuamente di cella.00:13:08
00:13:08
Non potevano tenermi sempre nella stessa?00:13:10
00:13:10
Continuavo a chiedermelo.00:13:12
00:13:12
Ma poi ho ricevuto
la lettera di una nostra sorella.00:13:16
00:13:17
Nella lettera c’era scritta questa frase:00:13:19
00:13:20
“Se ti spostano da una cella all’altra,
pensa che ti stanno cambiando territorio,00:13:25
00:13:25
perché hai completato l’altro
e l’hai riconsegnato”.00:13:28
00:13:28
Ci sono rimasto!00:13:29
00:13:29
Ho detto: “Questa è la risposta!”00:13:32
00:13:33
Nelle loro lettere fratelli e sorelle
che ci hanno scritto da tutto il mondo00:13:38
00:13:38
ci hanno mandato disegni,
immagini, fotografie.00:13:42
00:13:42
Qualcuno per esempio
ci ha mandato questo ritratto.00:13:45
00:13:45
Siamo io e mia moglie Natasha,00:13:47
00:13:47
che ci troviamo al sicuro
nelle mani di Geova.00:13:51
00:13:51
Tutto il cibo spirituale
che abbiamo ricevuto00:13:53
00:13:53
era in quelle lettere,00:13:55
00:13:55
perfino l’intero programma del congresso
di 3 giorni.00:13:58
00:13:58
Era tutto scritto lì.
Era tutto in quelle lettere.00:14:01
00:14:01
Quando leggevo le lettere00:14:03
00:14:03
era come se non mi trovassi
nel centro di detenzione00:14:06
00:14:06
o nella colonia penale.00:14:07
00:14:07
Ero con i miei amici,
era come se fossi loro ospite.00:14:12
00:14:12
Mi sentivo così
quando leggevo le loro lettere.00:14:14
00:14:14
È stato come se per metà
dei 3 anni e mezzo che ho scontato00:14:18
00:14:19
in realtà non fossi
nel centro di detenzione00:14:21
00:14:22
o nella colonia penale.00:14:23
00:14:24
Per tutto il tempo
che sono stato in prigione,00:14:26
00:14:26
ogni giorno, ogni mattina,
chiedevo a Geova di darmi la sua pace,00:14:32
00:14:32
di farmi sentire tranquillo.00:14:34
00:14:35
È davvero difficile spiegare00:14:39
00:14:39
quanta calma si possa provare
in situazioni come quella.00:14:43
00:14:43
È esattamente l’opposto
della situazione in cui ti trovi,00:14:47
00:14:48
delle persone che ti stanno intorno00:14:50
00:14:51
e perfino del tuo stato di salute.00:14:54
00:14:54
La pace che provi nel cuore,
è quella la vera calma.00:14:58
00:14:58
Oltre a questo00:14:59
00:15:00
ho sentito l’enorme sostegno dei fratelli
e l’amore di Geova durante le udienze.00:15:04
00:15:06
In quelle occasioni in tribunale00:15:08
00:15:08
c’erano sempre
tantissimi fratelli e sorelle.00:15:11
00:15:14
E alle prime udienze,00:15:15
00:15:15
quando si è deciso
che pena avremmo ricevuto,00:15:18
00:15:18
c’erano diversi fratelli e sorelle.00:15:20
00:15:21
Gli agenti dell’FSB
hanno preso i loro nomi00:15:24
00:15:24
e li hanno convocati per interrogarli.00:15:26
00:15:27
Quando poi siamo andati
all’udienza successiva,00:15:30
00:15:30
gli stessi fratelli e sorelle erano lì.00:15:32
00:15:32
Questo ci ha rafforzato tanto.00:15:34
00:15:35
Era chiaro che loro non avevano paura,00:15:38
00:15:39
volevano sinceramente sostenerci
e l’hanno fatto fino alla fine.00:15:43
00:15:49
In una lettera c’era lo schema
del discorso per la Commemorazione00:15:53
00:15:53
e io non vedevo l’ora di pronunciarlo.00:15:56
00:15:56
Mentre facevamo
attività fisica nel cortile,00:15:59
00:15:59
qualche giorno dopo,00:16:01
00:16:01
ho iniziato a parlare
con un altro detenuto00:16:03
00:16:03
che aveva il desiderio
di conoscere la Bibbia.00:16:06
00:16:07
Il giorno prima della Commemorazione
abbiamo parlato di nuovo e gli ho detto:00:16:12
00:16:12
“Sai che domani si terrà una celebrazione
in tutto il mondo?”00:16:16
00:16:16
E gli ho spiegato qualcosa in più
di quella celebrazione,00:16:19
00:16:19
come si sarebbe tenuta,00:16:21
00:16:21
e gli ho detto anche che per l’occasione
sarebbe stato pronunciato un discorso.00:16:25
00:16:25
E lui mi ha detto: “Sergej,
ma tu puoi farlo questo discorso?”00:16:29
00:16:29
Io gli ho detto di sì.00:16:31
00:16:32
E allora ci siamo messi d’accordo00:16:34
00:16:34
e abbiamo deciso che il giorno dopo,
quello della Commemorazione,00:16:37
00:16:38
avrei fatto il discorso.00:16:39
00:16:39
E così quel giorno è arrivato.00:16:41
00:16:42
Erano già le 10:00 di sera00:16:43
00:16:44
ma quel detenuto
aveva ancora alcune cose da fare.00:16:47
00:16:48
Così ho pregato Geova e gli ho detto:
“Che devo fare?”00:16:51
00:16:51
Alle 10:30 ho sentito l’uomo urlare:00:16:55
00:16:55
“Sergej, puoi iniziare.
Ti ascoltiamo tutti con attenzione”.00:16:58
00:16:58
E allora ho iniziato subito
a pronunciare il discorso.00:17:01
00:17:03
Erano passati solo alcuni minuti00:17:05
00:17:05
quando in corridoio
ho sentito il rumore di alcuni passi.00:17:10
00:17:10
Era l’ispettore,00:17:11
00:17:11
che si è avvicinato alla mia porta
e ha guardato dallo spioncino.00:17:15
00:17:16
Allora gli ho chiesto:
“È successo qualcosa?”00:17:19
00:17:19
Lui ha detto: “Niente, niente.
Continua a leggere, leggi”.00:17:23
00:17:24
Ho detto: “O Geova, grazie”.00:17:27
00:17:27
E così ho continuato il discorso.00:17:30
00:17:37
Sapevo che probabilmente
ci avrebbero separato00:17:40
00:17:41
e che ci avrebbero mandato
in bracci diversi.00:17:44
00:17:44
Quindi non avremmo avuto l’opportunità
di sostenerci l’un l’altro00:17:48
00:17:48
e di tenere le adunanze,00:17:50
00:17:50
cosa che per me era molto importante.00:17:53
00:17:53
Vadim ha spiegato all’amministrazione
che doveva prendersi cura di me,00:17:57
00:17:57
dati i problemi di salute
che mi limitavano.00:18:00
00:18:00
E abbiamo ricevuto il permesso.00:18:02
00:18:03
Questo mi è stato di grande aiuto
in senso spirituale, emotivo e fisico.00:18:08
00:18:26
Abbiamo fatto perfino
le adunanze insieme.00:18:29
00:18:30
Tutte le settimane, alla stessa ora,
tenevamo le adunanze.00:18:35
00:18:58
A volte c’erano anche altri
che si univano a noi00:19:00
00:19:00
e ascoltavano il discorso.00:19:02
00:19:12
Quando io e Vadim pregavamo,
ci facevamo sempre vedere dagli altri.00:19:17
00:19:17
Pregavamo nella sala da pranzo,
prima delle adunanze, dopo le adunanze.00:19:22
00:19:23
E prima di dormire
pregavamo sempre ad alta voce.00:19:27
00:19:28
È stato un modo per dare testimonianza.00:19:30
00:19:31
E le altre persone l’hanno notato,00:19:33
00:19:36
quindi ci rispettavano
per la nostra fede.00:19:38
00:19:44
Mi rendevo conto che dovevo usare bene
il tempo che avevo a disposizione.00:19:50
00:19:51
E pregavo.00:19:52
00:19:52
Tutte le volte
chiedevo a Geova una cosa in particolare,00:19:55
00:19:55
gli dicevo: “Geova, tu sei il vasaio
e io sono l’argilla.00:19:59
00:19:59
Quindi ti prego di modellarmi”.00:20:01
00:20:02
Così, nel corso di questi 3 anni e mezzo,00:20:05
00:20:05
tutte le situazioni
in cui mi sono trovato,00:20:08
00:20:08
sia quelle belle che quelle brutte,00:20:10
00:20:10
sono state opportunità
per essere modellato.00:20:13
00:20:13
Durante tutte quelle prove00:20:15
00:20:16
ho visto come la mia amicizia con Geova
è diventata sempre più forte.00:20:21
00:20:23
Avevo sempre più fiducia in lui00:20:25
00:20:25
e questo perché avevo
tanto tempo per pregare.00:20:28
00:20:29
Ho visto tante volte come Geova
ha risposto alle mie preghiere specifiche00:20:33
00:20:33
e questo mi ha veramente
avvicinato molto a lui.00:20:37
00:20:39
Durante questo periodo di persecuzione00:20:42
00:20:42
sono stato rafforzato
dalle parole di Geremia 48:10:00:20:46
00:20:46
“Maledetto chi compie
la missione di Geova con negligenza!”00:20:51
00:20:51
Quando mi sono ritrovato
in questa situazione così difficile,00:20:55
00:20:55
allora ho capito
che avevo la responsabilità00:20:58
00:20:58
di dare testimonianza
riguardo al nome di Geova00:21:01
00:21:01
con il mio comportamento.00:21:02
00:21:03
Un’altra cosa che mi ha sempre rafforzato
per tutto quel periodo00:21:07
00:21:07
è stato il versetto di Isaia 57:15,00:21:10
00:21:11
il pensiero
che Geova sta con chi è affranto00:21:14
00:21:15
e con chi sta soffrendo emotivamente.00:21:17
00:21:20
In quei momenti difficili00:21:22
00:21:22
immaginavo Geova seduto proprio lì,
accanto a me,00:21:26
00:21:26
con la sua mano sulla mia spalla,
che mi diceva:00:21:29
00:21:30
“Andrà tutto bene, sono con te”.00:21:32
00:21:32
In tutte queste prove
che mi sono trovato ad affrontare,00:21:36
00:21:36
anche quelle più difficili,00:21:37
00:21:38
ho visto come Geova ha trasformato
ogni difficoltà in una benedizione.00:21:42
00:22:07
Che intervista toccante!00:22:09
00:22:09
Avete notato cosa ha aiutato
i nostri fratelli a perseverare con gioia00:22:14
00:22:14
nonostante un’incarcerazione ingiusta?00:22:16
00:22:16
Hanno detto che è stato fondamentale
mantenere la buona abitudine00:22:20
00:22:21
di leggere la Bibbia regolarmente,
di pregare00:22:24
00:22:24
e di tenere le adunanze
nonostante si trovassero in prigione.00:22:28
00:22:28
Hanno sfruttato
ogni occasione per predicare.00:22:32
00:22:32
E hanno percepito l’amore e le attenzioni
di Geova in modi molto personali.00:22:38
00:22:38
Possiamo fare le stesse cose
per rafforzare la nostra fede00:22:41
00:22:42
e non perdere in alcun modo la gioia.00:22:44
00:22:44
E parlando della gioia,00:22:46
00:22:46
com’è stato bello poter assistere
di nuovo alle adunanze in presenza!00:22:51
00:22:52
Andare alle adunanze
richiede qualche sforzo,00:22:55
00:22:55
ma vedere i nostri fratelli
e le nostre sorelle, sentirli ridere,00:22:59
00:23:00
e cantare e pregare Geova insieme a loro
ci ripaga ampiamente di qualsiasi sforzo!00:23:06
00:23:07
È un altro regalo che Geova ci ha fatto
per aiutarci a perseverare con gioia.00:23:13
00:23:13
Quindi, qualunque prova
state affrontando,00:23:16
00:23:16
non perdete la gioia
mentre servite Geova.00:23:20
00:23:21
Come dice Neemia 8:10:00:23:23
00:23:30
Fratelli e sorelle, vi apprezziamo tanto
per quello che fate00:23:34
00:23:34
e per come mantenete la gioia00:23:36
00:23:36
nonostante le molte difficoltà
che affrontate.00:23:39
00:23:39
Vi vogliamo bene ancora di più
per questo.00:23:42
00:23:44
Dalla sede mondiale
dei Testimoni di Geova,00:23:47
00:23:47
questo è JW Broadcasting.00:23:50
Aggiornamento dal Corpo Direttivo n. 4 (2022)
-
Aggiornamento dal Corpo Direttivo n. 4 (2022)
Benvenuti, fratelli e sorelle!
È un piacere essere qui con voi.
In questo aggiornamento
vi daremo in breve alcune notizie.
E poi guarderemo insieme
delle interviste molto incoraggianti.
Sono sicuro che rafforzeranno tanto
la vostra fede.
Iniziamo con qualche aggiornamento.
Alla fine del mese di aprile
il fratello Mark Sanderson
è andato in Polonia.
Lì si è tenuta un’adunanza speciale
nella Sala delle Assemblee di Varsavia
con l’obiettivo di incoraggiare
i fratelli e le sorelle
colpiti dalla guerra
ancora in corso in Ucraina.
Il programma è stato seguito
da oltre 250.000 fratelli dalla Polonia,
dall’Ucraina e dal Donbass.
Un sorvegliante di circoscrizione
che serve nel Donbass ha scritto:
“Il programma è stato meraviglioso.
Davvero ‘cibo al tempo giusto’.
Vedere come Geova ci ama
ci fa piangere di gioia!”
Nei giorni successivi all’adunanza
il fratello Sanderson
e 3 membri del Comitato di Filiale
hanno fatto un lungo viaggio.
Hanno percorso in Polonia oltre 2.500 km
per visitare i profughi
e gli instancabili volontari
che si trovano
nelle Sale delle Assemblee,
nelle Sale del Regno e alle frontiere.
Con questa visita
Geova ha fatto sentire ai suoi servitori
il profondo affetto che prova per loro.
Ringraziamo di cuore tutti voi
per le vostre preghiere
e per le donazioni generose
che rendono possibili
le operazioni di soccorso.
Il 4 maggio
la sorella Valentina Baranovskaja,
che ha 71 anni,
è stata finalmente scarcerata.
È rimasta in prigione per più di un anno.
Al suo ritorno
è stata riaccolta con tanto affetto!
Condividiamo la tua gioia,
sorella Valentina!
Ma non ci siamo dimenticati
che tuo figlio, Roman,
è ancora in prigione
a motivo della sua fede.
Continuiamo a pregare
sia per te che per tuo figlio!
Il 24 maggio
il fratello Dennis Christensen
è stato rilasciato dalla prigione russa
in cui era detenuto.
In totale ha trascorso 5 anni
in varie strutture detentive.
Dopo il suo rilascio
è stato immediatamente espulso.
E adesso, insieme a sua moglie, Irina,
è in Danimarca.
E stanno entrambi bene,
come possiamo vedere nel video che segue.
Oggi è un giorno felice.
Un giorno felice perché io,
per il momento io, sono stato scarcerato
e sono potuto tornare a casa
a Copenhagen, in Danimarca,
dove posso di nuovo stare insieme
ai miei amici e alla mia cara famiglia.
E poi non vedo l’ora di tornare
a fare una vita più normale in famiglia
insieme alla mia cara moglie, Irina.
Sono molto felice e sono davvero grato
a tutti i fratelli e le sorelle
per quello che hanno fatto per me
in questi 5 anni.
Tutto il loro affetto,
tutte le loro lettere,
tutte le preghiere che hanno fatto per me
e tutti i disegni e i regalini
che ho ricevuto dai bambini,
beh, tutte queste cose
mi hanno incoraggiato davvero tanto.
E ripensando a quello che ho passato,
ho sempre sentito che non ero solo,
che la mano di Geova
non era mai troppo corta per salvare,
per sostenere e per aiutare.
Molti mi chiedono:
“Ma Dennis,
il tempo trascorso in prigione
non ti ha distrutto?
Non ti hanno spezzato?”
Assolutamente no, in nessun modo.
E sapete cosa?
Sono più determinato che mai
a rimanere fedele a Geova,
più determinato
a predicare la buona notizia,
ad aiutare i fratelli e le sorelle
e anche altre persone
a raggiungere i loro obiettivi.
L’obiettivo è la vita eterna nel Paradiso
dove tutti avremo l’opportunità
di servire e lodare Geova per sempre.
Quindi no, non mi hanno spezzato,
non mi hanno distrutto.
Sono ancora qui.
Sono tornato.
Gioiamo insieme a voi,
Dennis e Irina!
La vostra fede e la vostra integrità
ci rafforzano tanto.
Siamo felicissimi
di averti di nuovo tra noi, Dennis!
Anche se siamo molto felici
di questi sviluppi,
non dimentichiamo che in tutto il mondo
più di 150 dei nostri fratelli
e delle nostre sorelle
sono ancora in prigione
a motivo della loro fede.
In Russia 4 fratelli stanno scontando
una pena di 8 anni di carcere,
e una sorella
ne sta scontando una di 6 anni.
Ebrei 13:3 dice:
Come possiamo ricordare i fratelli
e le sorelle che sono in prigione?
Se viviamo nella loro zona,
forse possiamo fare
qualcosa di pratico per aiutarli.
E comunque tutti noi
possiamo pregare per loro
e per i componenti delle loro famiglie
ogni giorno.
Possiamo anche riflettere
sull’ottimo esempio che ci stanno dando.
Quando vediamo
questi fratelli e queste sorelle
che perseverano
di fronte a un’incarcerazione ingiusta,
e che lo fanno con gioia,
ci sentiamo spinti a imitare
la loro straordinaria fede,
siamo motivati a perseverare
di fronte alle prove
che stiamo affrontando ora
e ci sentiamo più sicuri
di poter perseverare
di fronte alle prove
che affronteremo in futuro.
Nel video che vedremo adesso,
2 fratelli russi ci raccontano
come sono riusciti
a perseverare con fede e con gioia
mentre scontavano la loro condanna
a 4 anni di carcere.
Il procedimento penale
contro di me
è iniziato il 22 luglio 2018.
Era una domenica
ed era in corso un’adunanza.
Quando è finita la perquisizione,
mi hanno detto che dovevo seguirli
e mi hanno portato via.
Ho aperto la porta
perché agenti dell’FSB
stavano suonando
insistentemente il campanello.
Poi dopo pochi secondi ho sentito
il rumore di vetri che si rompevano.
Hanno fatto irruzione dal balcone
e poi hanno buttato giù la portafinestra.
E quando mia moglie
ha cercato di dire loro
che la finestra era già aperta,
così che non rompessero nulla,
è stata ferita al viso
da dei pezzi di vetro e si è tagliata.
Si è tagliata anche una vena della mano.
Poi gli agenti sono venuti da me
e mi hanno fatto vedere il mandato
di perquisizione.
Io gli ho detto:
“Non mi interessa
il mandato di perquisizione.
Chiamate immediatamente un’ambulanza!”
Volevo che mia moglie
andasse in ospedale.
Lei però ha deciso di rimanere con me.
Quella perquisizione
è andata avanti per 5 ore.
Alla fine mi hanno arrestato.
2 giorni dopo c’è stata l’udienza.
È stato confermato l’arresto
e sono stato mandato
in un centro di detenzione preventiva.
Per me la parte più difficile
della persecuzione
è stata quando mi hanno portato
in una cella di punizione.
Quando sono entrato,
o per meglio dire quando i funzionari
e le guardie del centro di detenzione
mi ci hanno spinto dentro,
la prima cosa che ho sentito è stata:
“Mettiti in ginocchio!”
Io ho risposto che l’unica persona
per cui mi inginocchio è Dio.
Allora hanno iniziato a urlare
e a insultarmi,
anche se non capivo
che cosa mi chiedessero di fare
o cosa volessero.
L’ho scoperto solo qualche ora dopo,
quando mi hanno detto
che avrei dovuto dare loro
delle informazioni su 2 fratelli
che erano stati arrestati
in una città vicina.
Hanno messo davanti a me
degli strumenti di tortura
e mi hanno detto che non sarei
assolutamente stato in grado
di sopportare la tortura
e che quindi era meglio
collaborare con loro.
Ma io non ho detto niente
di quei fratelli,
perché mi rendevo conto
che se avessi parlato
avrei peggiorato la loro situazione.
È stata dura per me
quando mi hanno portato
nel centro di detenzione preventiva.
Tutti i giorni,
dalla mattina fino alla sera,
c’era la radio accesa.
Nelle celle il volume della radio
era molto alto
e la gente parlava continuamente.
Poi dopo diversi mesi
mi hanno messo
in una cella di isolamento.
Ero preoccupato, mi chiedevo:
“Come faccio a stare tutto questo tempo
qui da solo?
A chi potrò predicare?”
Quella sera
ho pregato intensamente Geova.
Qualche giorno dopo,
proprio nella cella accanto alla mia
è stato mandato un uomo.
Era in carcere già da tanto tempo,
ben 13 anni.
Nell’ultimo anno aveva iniziato
a pensare ad argomenti spirituali.
E aveva anche cominciato
a leggere la Bibbia.
Parlavamo spesso di temi spirituali
ogni giorno e per tante ore.
Io cantavo i cantici e lui ascoltava.
E gli leggevo i versetti che i fratelli
e le sorelle mi mandavano nelle lettere.
Quando ero nella cella di punizione,
lì insieme alle guardie c’era un uomo
che collaborava
con l’amministrazione carceraria.
Ed era molto forte fisicamente,
era una montagna di muscoli.
Allora all’improvviso
mi è venuto un pensiero:
le persone che avevo di fronte a me
erano per l’80% composte di acqua.
Non so, ma mi sa che in quel momento
ho persino sorriso.
Quel pensiero,
che senza dubbio mi ha dato Geova
in quel momento,
ha cambiato totalmente
il modo in cui vedevo quelle persone.
Accanto alla cella in cui ero io
ce n’era un’altra,
un’altra cella di isolamento,
che spesso era vuota.
E io quasi ogni giorno pregavo Geova
e gli chiedevo che il mio caro amico
e fratello Vadim
venisse trasferito in quella cella.
Quando Vadim è venuto a sapere
che stavo facendo
richieste di quel tipo a Geova,
ha detto: “Sergej, tu sogni.
Qui in prigione ci vedono come complici
di uno stesso crimine,
e quindi per legge
non ci permetteranno mai
di stare in 2 celle così vicine”.
Gli ho detto: “Stiamo a vedere”.
La sera vengono nella mia cella
e mi dicono: “Levčuk, ti trasferiamo”.
Allora mi hanno portato
in un altro blocco
e mi hanno messo in una nuova cella.
Una volta dentro sento la voce di Sergej
dalla cella accanto: “Vadim, sei tu?”
Ho detto: “Sì, sono io”.
E lui ha detto: “Bellissimo!
Avevo chiesto a Geova di averti vicino”.
Quando ho sentito
che aveva chiesto a Geova
di farmi mettere
nella cella accanto alla sua,
mi sono un po’ arrabbiato
perché avevo perso
tutte le mie visite ulteriori.
Eravamo d’accordo
che avrei raccontato loro
una storia della Bibbia.
Poi ho capito
perché Geova aveva fatto così,
perché sia io che Sergej avevamo bisogno
del sostegno emotivo l’uno dell’altro.
Siamo stati insieme 2 settimane,
trattavamo insieme
la scrittura del giorno
e parlavamo di alcuni punti
presi dalle lettere
che i fratelli ci scrivevano.
Ricordo una volta che,
quando ero nella cella di isolamento,
per giorni mi sono sentito davvero giù.
Poi ho ricevuto un bel pacco di lettere.
In genere le dividevo
tra quelle che volevo leggere subito
e quelle che volevo leggere dopo.
Ce n’era una che non volevo leggere,
così l’ho messa da parte
per leggerla magari più avanti.
Ma poi qualcosa dentro di me diceva:
“No, devi leggerla”.
E proprio quella lettera
è stata la risposta di Geova.
La cosa principale di cui parlava
era come Satana usa una delle sue armi
più efficaci e potenti,
e cioè lo scoraggiamento.
E allora ho iniziato a mettere subito
in pratica i consigli sull’argomento,
e questo mi ha aiutato a venir fuori
da quel vortice di pensieri negativi
che attanagliavano la mia mente.
Ovunque andassi
facevo delle belle conversazioni
con quelli nelle celle accanto.
Riuscivamo a parlare attraverso i muri.
Io continuavo a chiedermi
perché mi cambiassero
continuamente di cella.
Non potevano tenermi sempre nella stessa?
Continuavo a chiedermelo.
Ma poi ho ricevuto
la lettera di una nostra sorella.
Nella lettera c’era scritta questa frase:
“Se ti spostano da una cella all’altra,
pensa che ti stanno cambiando territorio,
perché hai completato l’altro
e l’hai riconsegnato”.
Ci sono rimasto!
Ho detto: “Questa è la risposta!”
Nelle loro lettere fratelli e sorelle
che ci hanno scritto da tutto il mondo
ci hanno mandato disegni,
immagini, fotografie.
Qualcuno per esempio
ci ha mandato questo ritratto.
Siamo io e mia moglie Natasha,
che ci troviamo al sicuro
nelle mani di Geova.
Tutto il cibo spirituale
che abbiamo ricevuto
era in quelle lettere,
perfino l’intero programma del congresso
di 3 giorni.
Era tutto scritto lì.
Era tutto in quelle lettere.
Quando leggevo le lettere
era come se non mi trovassi
nel centro di detenzione
o nella colonia penale.
Ero con i miei amici,
era come se fossi loro ospite.
Mi sentivo così
quando leggevo le loro lettere.
È stato come se per metà
dei 3 anni e mezzo che ho scontato
in realtà non fossi
nel centro di detenzione
o nella colonia penale.
Per tutto il tempo
che sono stato in prigione,
ogni giorno, ogni mattina,
chiedevo a Geova di darmi la sua pace,
di farmi sentire tranquillo.
È davvero difficile spiegare
quanta calma si possa provare
in situazioni come quella.
È esattamente l’opposto
della situazione in cui ti trovi,
delle persone che ti stanno intorno
e perfino del tuo stato di salute.
La pace che provi nel cuore,
è quella la vera calma.
Oltre a questo
ho sentito l’enorme sostegno dei fratelli
e l’amore di Geova durante le udienze.
In quelle occasioni in tribunale
c’erano sempre
tantissimi fratelli e sorelle.
E alle prime udienze,
quando si è deciso
che pena avremmo ricevuto,
c’erano diversi fratelli e sorelle.
Gli agenti dell’FSB
hanno preso i loro nomi
e li hanno convocati per interrogarli.
Quando poi siamo andati
all’udienza successiva,
gli stessi fratelli e sorelle erano lì.
Questo ci ha rafforzato tanto.
Era chiaro che loro non avevano paura,
volevano sinceramente sostenerci
e l’hanno fatto fino alla fine.
In una lettera c’era lo schema
del discorso per la Commemorazione
e io non vedevo l’ora di pronunciarlo.
Mentre facevamo
attività fisica nel cortile,
qualche giorno dopo,
ho iniziato a parlare
con un altro detenuto
che aveva il desiderio
di conoscere la Bibbia.
Il giorno prima della Commemorazione
abbiamo parlato di nuovo e gli ho detto:
“Sai che domani si terrà una celebrazione
in tutto il mondo?”
E gli ho spiegato qualcosa in più
di quella celebrazione,
come si sarebbe tenuta,
e gli ho detto anche che per l’occasione
sarebbe stato pronunciato un discorso.
E lui mi ha detto: “Sergej,
ma tu puoi farlo questo discorso?”
Io gli ho detto di sì.
E allora ci siamo messi d’accordo
e abbiamo deciso che il giorno dopo,
quello della Commemorazione,
avrei fatto il discorso.
E così quel giorno è arrivato.
Erano già le 10:00 di sera
ma quel detenuto
aveva ancora alcune cose da fare.
Così ho pregato Geova e gli ho detto:
“Che devo fare?”
Alle 10:30 ho sentito l’uomo urlare:
“Sergej, puoi iniziare.
Ti ascoltiamo tutti con attenzione”.
E allora ho iniziato subito
a pronunciare il discorso.
Erano passati solo alcuni minuti
quando in corridoio
ho sentito il rumore di alcuni passi.
Era l’ispettore,
che si è avvicinato alla mia porta
e ha guardato dallo spioncino.
Allora gli ho chiesto:
“È successo qualcosa?”
Lui ha detto: “Niente, niente.
Continua a leggere, leggi”.
Ho detto: “O Geova, grazie”.
E così ho continuato il discorso.
Sapevo che probabilmente
ci avrebbero separato
e che ci avrebbero mandato
in bracci diversi.
Quindi non avremmo avuto l’opportunità
di sostenerci l’un l’altro
e di tenere le adunanze,
cosa che per me era molto importante.
Vadim ha spiegato all’amministrazione
che doveva prendersi cura di me,
dati i problemi di salute
che mi limitavano.
E abbiamo ricevuto il permesso.
Questo mi è stato di grande aiuto
in senso spirituale, emotivo e fisico.
Abbiamo fatto perfino
le adunanze insieme.
Tutte le settimane, alla stessa ora,
tenevamo le adunanze.
A volte c’erano anche altri
che si univano a noi
e ascoltavano il discorso.
Quando io e Vadim pregavamo,
ci facevamo sempre vedere dagli altri.
Pregavamo nella sala da pranzo,
prima delle adunanze, dopo le adunanze.
E prima di dormire
pregavamo sempre ad alta voce.
È stato un modo per dare testimonianza.
E le altre persone l’hanno notato,
quindi ci rispettavano
per la nostra fede.
Mi rendevo conto che dovevo usare bene
il tempo che avevo a disposizione.
E pregavo.
Tutte le volte
chiedevo a Geova una cosa in particolare,
gli dicevo: “Geova, tu sei il vasaio
e io sono l’argilla.
Quindi ti prego di modellarmi”.
Così, nel corso di questi 3 anni e mezzo,
tutte le situazioni
in cui mi sono trovato,
sia quelle belle che quelle brutte,
sono state opportunità
per essere modellato.
Durante tutte quelle prove
ho visto come la mia amicizia con Geova
è diventata sempre più forte.
Avevo sempre più fiducia in lui
e questo perché avevo
tanto tempo per pregare.
Ho visto tante volte come Geova
ha risposto alle mie preghiere specifiche
e questo mi ha veramente
avvicinato molto a lui.
Durante questo periodo di persecuzione
sono stato rafforzato
dalle parole di Geremia 48:10:
“Maledetto chi compie
la missione di Geova con negligenza!”
Quando mi sono ritrovato
in questa situazione così difficile,
allora ho capito
che avevo la responsabilità
di dare testimonianza
riguardo al nome di Geova
con il mio comportamento.
Un’altra cosa che mi ha sempre rafforzato
per tutto quel periodo
è stato il versetto di Isaia 57:15,
il pensiero
che Geova sta con chi è affranto
e con chi sta soffrendo emotivamente.
In quei momenti difficili
immaginavo Geova seduto proprio lì,
accanto a me,
con la sua mano sulla mia spalla,
che mi diceva:
“Andrà tutto bene, sono con te”.
In tutte queste prove
che mi sono trovato ad affrontare,
anche quelle più difficili,
ho visto come Geova ha trasformato
ogni difficoltà in una benedizione.
Che intervista toccante!
Avete notato cosa ha aiutato
i nostri fratelli a perseverare con gioia
nonostante un’incarcerazione ingiusta?
Hanno detto che è stato fondamentale
mantenere la buona abitudine
di leggere la Bibbia regolarmente,
di pregare
e di tenere le adunanze
nonostante si trovassero in prigione.
Hanno sfruttato
ogni occasione per predicare.
E hanno percepito l’amore e le attenzioni
di Geova in modi molto personali.
Possiamo fare le stesse cose
per rafforzare la nostra fede
e non perdere in alcun modo la gioia.
E parlando della gioia,
com’è stato bello poter assistere
di nuovo alle adunanze in presenza!
Andare alle adunanze
richiede qualche sforzo,
ma vedere i nostri fratelli
e le nostre sorelle, sentirli ridere,
e cantare e pregare Geova insieme a loro
ci ripaga ampiamente di qualsiasi sforzo!
È un altro regalo che Geova ci ha fatto
per aiutarci a perseverare con gioia.
Quindi, qualunque prova
state affrontando,
non perdete la gioia
mentre servite Geova.
Come dice Neemia 8:10:
Fratelli e sorelle, vi apprezziamo tanto
per quello che fate
e per come mantenete la gioia
nonostante le molte difficoltà
che affrontate.
Vi vogliamo bene ancora di più
per questo.
Dalla sede mondiale
dei Testimoni di Geova,
questo è JW Broadcasting.
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