00:00:01
Salve a tutti!00:00:03
00:00:03
Siamo davvero contenti
di darvi il benvenuto a questo aggiornamento.00:00:07
00:00:07
Abbiamo alcune novità da raccontarvi
e poi guarderemo un’intervista incoraggiante.00:00:13
00:00:13
Siamo molto felici che di recente in Russia00:00:16
00:00:16
2 fratelli sono stati rilasciati dal carcere
dopo aver scontato la loro pena.00:00:21
00:00:22
Il 19 luglio 202300:00:25
00:00:25
è stato rilasciato
il sessantanovenne Jurij Savel’ev.00:00:29
00:00:30
Ha passato più di 4 anni e mezzo in prigione.00:00:33
00:00:34
Quando è uscito c’erano
decine e decine di fratelli ad aspettarlo.00:00:38
00:00:40
Siamo davvero felici per lui
e per tutti i suoi cari.00:00:44
00:00:44
Il 26 luglio 202300:00:47
00:00:47
è stato rilasciato il fratello Sergej Klimov,
dopo quasi 5 anni di reclusione.00:00:52
00:00:53
È stato accolto dal grande affetto
di familiari e amici.00:00:57
00:00:57
Siamo felicissimi per tutti voi.00:01:00
00:01:00
In Rivelazione 2:10 Gesù disse:00:01:03
00:01:04
“Il Diavolo continuerà
a gettare alcuni di voi in prigione”.00:01:08
00:01:09
Ma oltre a questo Gesù disse:
“Non aver paura”.00:01:14
00:01:15
Nella Torre di Guardia
di luglio 2019 leggiamo:00:01:19
00:01:46
Quindi cosa possiamo imparare tutti noi
da questi 2 cari fratelli della Russia?00:01:52
00:01:53
Hanno perseverato durante la reclusione
rimanendo fedeli a Geova00:01:57
00:01:57
e ne sono usciti vittoriosi.00:01:59
00:02:00
Gesù aveva proprio ragione,00:02:02
00:02:02
non esiste nessun motivo valido
per cui dovremmo aver paura.00:02:07
00:02:09
I fratelli e le sorelle di ogni parte del mondo00:02:12
00:02:12
si stanno gustando il congresso di quest’anno
“Siate pazienti”.00:02:16
00:02:17
Per i più piccoli00:02:18
00:02:19
forse questo è il primo congresso
a cui hanno assistito in presenza00:02:22
00:02:23
che si ricorderanno.00:02:24
00:02:24
Ascoltiamo alcuni di loro.00:02:26
00:02:35
Oggi sono contenta perché sono al congresso00:02:39
00:02:39
e posso rivedere tutti i miei amici.00:02:42
00:02:42
È bello essere al congresso00:02:44
00:02:44
perché posso salutare i fratelli e le sorelle
che ci sono qui.00:02:47
00:02:48
Mi piace tanto farmi le foto
con i miei nuovi amici.00:02:51
00:02:53
Sono contenta di essere qui al congresso,00:02:56
00:02:57
perché posso abbracciare
i fratelli e le sorelle.00:02:59
00:03:00
E mi piacciono anche i cantici.
Mi fanno rilassare.00:03:03
00:03:04
Io ho fatto le pulizie
con i fratelli della mia congregazione.00:03:08
00:03:08
È stato divertente.00:03:10
00:03:10
Sono insieme alla mia famiglia e ai miei amici,
che amano Geova proprio come me.00:03:15
00:03:15
Mi piace essere al congresso
perché posso vedere i video00:03:19
00:03:19
e posso vedere anche tutti i fratelli.00:03:22
00:03:22
Penso che in presenza
sia tutto molto più bello.00:03:24
00:03:25
Imparo molte più cose qui.
A casa faccio fatica a concentrarmi.00:03:29
00:03:29
Mi piace molto di più essere qui00:03:32
00:03:32
che guardare il congresso a casa in TV.00:03:35
00:03:49
Che bei pensieri!00:03:51
00:03:51
Cari genitori, siamo fieri di tutti voi.00:03:55
00:03:55
Gli sforzi che fate
per portare i vostri bambini al congresso00:04:00
00:04:00
ci ricordano
quello che facevano Giuseppe e Maria.00:04:04
00:04:05
Anno dopo anno00:04:06
00:04:06
portavano Gesù e i suoi fratelli
a Gerusalemme per celebrare la festa.00:04:11
00:04:12
E ne valse davvero la pena!00:04:14
00:04:15
Anche voi, genitori00:04:17
00:04:17
fate un bellissimo dono ai vostri figli
quando li portate al congresso.00:04:22
00:04:22
Geova deve essere davvero felice00:04:25
00:04:26
quando vede ognuno di voi lì presente.00:04:29
00:04:31
Il 1º settembre
inizierà un nuovo anno di servizio.00:04:36
00:04:36
E il 1º settembre
inizierà anche la nostra campagna mondiale00:04:40
00:04:41
per presentare La Torre di Guardia n. 2 del 2020,00:04:45
00:04:45
intitolata “Cos’è il Regno di Dio?”00:04:48
00:04:49
I proclamatori
che faranno i pionieri ausiliari00:04:52
00:04:52
potranno decidere
se dedicare 15 o 30 ore00:04:55
00:04:55
a questo servizio.00:04:57
00:04:57
Oggi più che mai
abbiamo bisogno del Regno di Dio,00:05:01
00:05:01
ed è una gioia per noi00:05:03
00:05:03
portare alle persone
del nostro territorio00:05:06
00:05:06
questo importante messaggio.00:05:08
00:05:09
A breve molte congregazioni
verranno informate delle date00:05:13
00:05:13
dei congressi di zona del 2024.00:05:16
00:05:18
Siamo felici di informarvi
che il tema del congresso del 2024 è00:05:23
00:05:24
“Annunciamo la buona notizia!”00:05:27
00:05:28
Si basa su 1 Corinti 9:16.00:05:31
00:05:31
Leggiamo insieme questo versetto:00:05:34
00:05:51
Con tutte le brutte notizie che abbiamo oggi,00:05:54
00:05:54
siamo sicuri che vi piacerà ascoltare
tutti e tre i giorni di questo congresso,00:05:59
00:05:59
a partire dalle prime parole del venerdì.00:06:02
00:06:03
A proposito di buone notizie,
il 4 dicembre 202000:06:07
00:06:08
siamo stati molto felici
quando 28 dei nostri cari fratelli e sorelle00:06:12
00:06:12
dell’Eritrea che erano in prigione
sono stati rilasciati.00:06:16
00:06:17
Quei nostri compagni di fede00:06:19
00:06:19
avevano passato tra i 5 e i 26 anni in carcere.00:06:23
00:06:24
Perché erano stati imprigionati?00:06:26
00:06:26
Perché erano rimasti neutrali.00:06:28
00:06:30
Il fratello Negede Teklemariam
è stato uno di quelli00:06:34
00:06:34
che sono stati perseguitati
per la loro posizione neutrale.00:06:38
00:06:39
Nel 1994, quando Negede aveva solo 21 anni,00:06:43
00:06:44
dei soldati sono andati a casa sua
e lo hanno portato via con la forza.00:06:48
00:06:48
Ha passato un totale di 26 anni in 2 prigioni00:06:52
00:06:52
insieme ai fratelli Paulos Eyasu e Isaac Mogos.00:06:57
00:06:58
Dopo che nel 2020 sono stati rilasciati,00:07:02
00:07:02
Isaac si è battezzato,00:07:04
00:07:05
e tutti e 3 i fratelli
continuano a servire Geova fedelmente.00:07:09
00:07:10
Guardiamo insieme questa toccante intervista00:07:14
00:07:14
e notiamo cosa ha aiutato Negede
a rimanere fedele.00:07:19
00:07:20
Il 17 settembre 1994, verso l’una di notte,00:07:25
00:07:25
3 soldati
hanno iniziato a bussare a casa nostra.00:07:28
00:07:28
Non mi hanno lasciato nemmeno
il tempo di parlare o di cambiarmi i vestiti.00:07:32
00:07:33
Mia madre mi disse:
“Sii coraggioso, Geova è con te.00:07:37
00:07:37
E fino a che gli rimarrai leale,
lui ti proteggerà”.00:07:41
00:07:42
Continuava a ripetermi queste parole
mentre venivo portato via.00:07:46
00:07:48
Il campo militare di Sawa è enorme,00:07:50
00:07:51
e all’interno del campo si trova un’area
dove c’è una piccola prigione,00:07:54
00:07:55
ma in realtà non possiamo definirla prigione.00:07:57
00:07:57
Non ci sono parole per descrivere quel posto.00:08:00
00:08:01
È disumano trattare qualcuno in quel modo.00:08:04
00:08:04
La nostra cella era fatta
con pareti di lamiera,00:08:07
00:08:07
e durante il giorno
il caldo era insopportabile.00:08:10
00:08:10
Non c’era un filo d’aria, non c’era un letto,
dormivamo per terra.00:08:15
00:08:15
Il cibo che ci davano era insufficiente.00:08:18
00:08:18
Un po’ di pane, delle lenticchie secche,
ogni tanto un po’ di zuppa.00:08:22
00:08:22
Eravamo sempre legati con delle corde.00:08:24
00:08:24
Le guardie erano spietate,
ci picchiavano con ferocia00:08:27
00:08:28
e ci obbligavano a lavorare
al limite delle nostre forze00:08:31
00:08:31
per costringerci a cedere
e a farci fare quello che volevano loro.00:08:35
00:08:36
La cosa più difficile per me
nei 23 anni che ho passato a Sawa00:08:40
00:08:40
è stata non poter fare i propri bisogni
quando ne avevamo necessità.00:08:44
00:08:44
Serviva il permesso,
e c’era sempre un soldato che ci sorvegliava.00:08:48
00:08:48
È una delle cose peggiori
che un uomo possa immaginare.00:08:51
00:08:51
Questa non è vita.
E ovviamente non abbiamo mai avuto un bagno.00:08:55
00:08:55
Eravamo sicuri
che non ci avrebbero mai liberato00:08:58
00:08:58
e che non ci avrebbero mai portato
in tribunale per un processo.00:09:02
00:09:02
Stavano solo aspettando che impazzissimo
o magari che morissimo per qualche malattia.00:09:07
00:09:08
Una cosa che mi ha aiutato a non arrendermi00:09:10
00:09:11
è stata la scrittura
del giorno in cui fui arrestato.00:09:14
00:09:14
Era Giovanni 16:33.00:09:17
00:09:17
Questo versetto in parte dice:00:09:19
00:09:23
Queste parole sono state
fonte di incoraggiamento e di conforto00:09:27
00:09:27
non solo per noi che eravamo in prigione,
ma anche per tutti gli altri fratelli là fuori.00:09:32
00:09:34
Un giorno i soldati mi portarono nel deserto
e mi dissero di scavare una buca.00:09:39
00:09:39
A quel punto dovevo decidere.00:09:41
00:09:41
Mi dissero: “Le abbiamo provate tutte con voi,
ma non avete voluto cambiare.00:09:45
00:09:46
E ora non c’è altra scelta.00:09:47
00:09:48
Devi metterti l’uniforme militare
e diventare un soldato come noi.00:09:51
00:09:52
Altrimenti, se ti ostini a dire:00:09:54
00:09:54
‘Io appartengo al Regno di Dio
o al Regno dei cieli’,00:09:57
00:09:58
finirai dentro questa buca”.00:09:59
00:09:59
E infatti finii lì dentro.00:10:01
00:10:01
Quella buca era così profonda
che restava fuori solo la testa.00:10:05
00:10:05
Era pieno giorno,
e il sole cocente mi stava bruciando.00:10:08
00:10:08
Ero lì sotterrato nella sabbia,
che il sole aveva riscaldato tutto il giorno.00:10:12
00:10:13
Sudavo molto
e stavo iniziando a perdere i sensi.00:10:16
00:10:17
Poi per caso, poco lontano da lì,
passò una macchina con dei militari.00:10:21
00:10:21
Riuscivano a vedere la mia testa
che spuntava fuori dalla sabbia.00:10:25
00:10:25
E uno di loro, che non era del campo di Sawa,
aveva un’alta carica militare.00:10:30
00:10:30
Lui non sapeva chi fossi io,
e ovviamente io non sapevo chi fosse lui.00:10:35
00:10:36
Chiese a quei soldati:
“Ma che cosa state facendo?00:10:39
00:10:39
A chi è venuto in mente00:10:40
00:10:41
di fare una cosa del genere
a un altro essere umano?00:10:43
00:10:43
Chi vi ha dato l’ordine di seppellirlo vivo?”00:10:46
00:10:46
Una cosa che io e gli altri che erano con me
abbiamo imparato da questa esperienza00:10:51
00:10:51
è che quando una persona va in prigione
potrebbe sentirsi sola,00:10:55
00:10:55
ma se continua a rimanere fedele a Geova,
può essere certa che lui saprà come aiutarla.00:11:00
00:11:01
Ho visto sulla mia pelle
quanto Romani 8:35-39 sia reale.00:11:06
00:11:07
Geova ci ha aiutato.00:11:08
00:11:09
Non c’è niente
che potrà separarci dal suo amore.00:11:12
00:11:25
C’erano un uomo e una donna
che lavoravano nella prigione.00:11:28
00:11:29
Lui era una guardia e lei una segretaria.00:11:31
00:11:32
E mentre stavano parlando si dissero:00:11:34
00:11:34
“Sembra proprio
che il governo voglia ucciderli.00:11:37
00:11:37
Perché non documentiamo quello che vediamo
e raccontiamo al mondo la loro storia?00:11:41
00:11:42
Almeno potremmo dire alle loro famiglie:00:11:44
00:11:44
‘Eccoli qui, guardate come stavano’”.00:11:46
00:11:47
Quindi decisero di scattarci una foto00:11:49
00:11:49
e mostrarla alle nostre famiglie
e al resto del mondo.00:11:52
00:11:52
In quella foto si vede Paulos
con le mani sporche di fango,00:11:56
00:11:57
e questo perché stavamo spostando delle rocce
e altre cose all’esterno.00:12:01
00:12:02
Non volevamo che i nostri familiari
o i nostri genitori00:12:05
00:12:05
vedessero la tristezza sui nostri volti,00:12:07
00:12:07
volevamo piuttosto che vedessero00:12:09
00:12:10
che eravamo felici
di essere perseguitati a motivo del Cristo.00:12:13
00:12:13
Ecco perché sorridevamo così tanto.00:12:16
00:12:20
Durante il periodo trascorso in prigione,00:12:22
00:12:23
la cosa che più ci ha aiutato
è stata la preghiera,00:12:26
00:12:26
soprattutto nei primi anni.00:12:28
00:12:28
Non avevamo cibo spirituale,
niente Bibbia, nessuna pubblicazione.00:12:32
00:12:32
L’unica cosa che ci poteva aiutare
era la preghiera.00:12:35
00:12:36
E mi ricordo che una delle cose
per cui imploravo Geova più spesso all’inizio00:12:40
00:12:40
era di essere liberato.00:12:41
00:12:41
Ma più passavano gli anni,
più le mie preghiere avevano un tono diverso.00:12:46
00:12:46
Dicevo: “Geova, aiutami a perseverare.00:12:48
00:12:49
Aiutami a sopportare tutte le sofferenze
che comporta la prigione”.00:12:52
00:13:13
Non mi aspettavo che sarebbe arrivato il giorno
in cui sarei stato liberato.00:13:17
00:13:17
Ho visto chiaramente
che Geova può liberare i suoi servitori00:13:20
00:13:20
da qualsiasi prova, anche la più terribile.00:13:23
00:13:23
E il momento in cui sceglie di farlo
è sempre quello migliore.00:13:26
00:13:27
In questi 26 anni ho imparato tantissime cose.00:13:30
00:13:30
Ho capito che Geova ci ascolta
e si preoccupa per noi.00:13:34
00:13:34
E che essere perseguitati a motivo del suo nome00:13:37
00:13:38
è un onore che supera qualsiasi difficoltà.00:13:40
00:13:41
Noi non conosciamo il domani,
non sappiamo quali cambiamenti ci saranno,00:13:45
00:13:45
quindi non lasciamo
che la paura del futuro ci condizioni.00:13:48
00:13:49
Possiamo essere pronti
anche per la persecuzione.00:13:52
00:13:52
Sarà Geova a darci la forza di perseverare.00:13:57
00:13:57
Noi dobbiamo solo chiedergli di aiutarci,00:13:59
00:14:00
qualsiasi situazione dovremo affrontare,
che ce l’aspettiamo o no.00:14:03
00:14:03
È questo quello che ho imparato.00:14:05
00:14:05
Geova ci aiuterà a perseverare.00:14:07
00:14:08
Negli anni abbiamo ricevuto lettere e regali
che sono stati fonte di conforto.00:14:13
00:14:13
E le preghiere dei fratelli di tutto il mondo,
anche dei più piccoli,00:14:17
00:14:17
che forse non riuscivano nemmeno
a pronunciare i nostri nomi,00:14:21
00:14:21
ci hanno dato forza.00:14:22
00:14:22
Quindi continuate a pregare,00:14:24
00:14:24
perché ci sono molti altri fratelli in prigione
che ne hanno bisogno.00:14:28
00:14:46
Grazie tante, Negede,
per averci raccontato la tua storia.00:14:50
00:14:50
È davvero incoraggiante sapere
che Geova ti ha dato la forza00:14:54
00:14:55
di cui avevi bisogno per sopportare
il brutale trattamento che hai subìto.00:15:00
00:15:01
Sei un esempio di fede per tutti noi,
e ti vogliamo tanto bene.00:15:06
00:15:08
So di poter dire
che non sono stato certamente l’unico00:15:12
00:15:12
a supplicare Geova in vostro favore00:15:15
00:15:15
molte volte nel corso dei 26 anni00:15:19
00:15:19
in cui tu
e gli altri fratelli siete stati in prigione.00:15:23
00:15:24
E continuiamo a pregare
per i 32 fratelli e sorelle dell’Eritrea00:15:29
00:15:29
che sono ancora in prigione
a motivo della loro fede.00:15:32
00:15:34
Quali sono alcune cose che possiamo imparare
dall’intervista fatta a Negede?00:15:39
00:15:40
In breve ce ne sono 3.00:15:42
00:15:42
La prima,
leggiamo la scrittura del giorno ogni giorno.00:15:47
00:15:48
La seconda,
affidiamoci a Geova per mezzo della preghiera.00:15:53
00:15:53
E la terza, possiamo mantenere la gioia
nonostante la persecuzione.00:15:59
00:16:00
Siamo lieti di informarvi che in futuro00:16:03
00:16:04
l’intervista completa fatta al fratello Negede00:16:07
00:16:07
sarà resa disponibile su jw.org.00:16:11
00:16:11
Mentre riflettiamo sulla perseveranza
mostrata da Negede,00:16:15
00:16:16
pensiamo anche a tutti coloro
che stanno ancora sopportando la persecuzione00:16:21
00:16:21
o che sono in prigione
a motivo della loro fede.00:16:24
00:16:24
Cari fratelli e sorelle
che venite perseguitati in Eritrea,00:16:29
00:16:29
in Russia e in altre zone del mondo,00:16:32
00:16:33
sappiate che preghiamo per voi
e che vi vogliamo davvero tanto bene.00:16:38
00:16:39
Dalla sede mondiale dei Testimoni di Geova,00:16:42
00:16:43
questo è JW Broadcasting.00:16:46
Aggiornamento dal Corpo Direttivo n. 6 (2023)
-
Aggiornamento dal Corpo Direttivo n. 6 (2023)
Salve a tutti!
Siamo davvero contenti
di darvi il benvenuto a questo aggiornamento.
Abbiamo alcune novità da raccontarvi
e poi guarderemo un’intervista incoraggiante.
Siamo molto felici che di recente in Russia
2 fratelli sono stati rilasciati dal carcere
dopo aver scontato la loro pena.
Il 19 luglio 2023
è stato rilasciato
il sessantanovenne Jurij Savel’ev.
Ha passato più di 4 anni e mezzo in prigione.
Quando è uscito c’erano
decine e decine di fratelli ad aspettarlo.
Siamo davvero felici per lui
e per tutti i suoi cari.
Il 26 luglio 2023
è stato rilasciato il fratello Sergej Klimov,
dopo quasi 5 anni di reclusione.
È stato accolto dal grande affetto
di familiari e amici.
Siamo felicissimi per tutti voi.
In Rivelazione 2:10 Gesù disse:
“Il Diavolo continuerà
a gettare alcuni di voi in prigione”.
Ma oltre a questo Gesù disse:
“Non aver paura”.
Nella <i>Torre di Guardia</i>
di luglio 2019 leggiamo:
Quindi cosa possiamo imparare tutti noi
da questi 2 cari fratelli della Russia?
Hanno perseverato durante la reclusione
rimanendo fedeli a Geova
e ne sono usciti vittoriosi.
Gesù aveva proprio ragione,
non esiste nessun motivo valido
per cui dovremmo aver paura.
I fratelli e le sorelle di ogni parte del mondo
si stanno gustando il congresso di quest’anno
“Siate pazienti”.
Per i più piccoli
forse questo è il primo congresso
a cui hanno assistito in presenza
che si ricorderanno.
Ascoltiamo alcuni di loro.
Oggi sono contenta perché sono al congresso
e posso rivedere tutti i miei amici.
È bello essere al congresso
perché posso salutare i fratelli e le sorelle
che ci sono qui.
Mi piace tanto farmi le foto
con i miei nuovi amici.
Sono contenta di essere qui al congresso,
perché posso abbracciare
i fratelli e le sorelle.
E mi piacciono anche i cantici.
Mi fanno rilassare.
Io ho fatto le pulizie
con i fratelli della mia congregazione.
È stato divertente.
Sono insieme alla mia famiglia e ai miei amici,
che amano Geova proprio come me.
Mi piace essere al congresso
perché posso vedere i video
e posso vedere anche tutti i fratelli.
Penso che in presenza
sia tutto molto più bello.
Imparo molte più cose qui.
A casa faccio fatica a concentrarmi.
Mi piace molto di più essere qui
che guardare il congresso a casa in TV.
Che bei pensieri!
Cari genitori, siamo fieri di tutti voi.
Gli sforzi che fate
per portare i vostri bambini al congresso
ci ricordano
quello che facevano Giuseppe e Maria.
Anno dopo anno
portavano Gesù e i suoi fratelli
a Gerusalemme per celebrare la festa.
E ne valse davvero la pena!
Anche voi, genitori
fate un bellissimo dono ai vostri figli
quando li portate al congresso.
Geova deve essere davvero felice
quando vede ognuno di voi lì presente.
Il 1º settembre
inizierà un nuovo anno di servizio.
E il 1º settembre
inizierà anche la nostra campagna mondiale
per presentare
<i>La Torre di Guardia</i> n. 2 del 2020,
intitolata “Cos’è il Regno di Dio?”
I proclamatori
che faranno i pionieri ausiliari
potranno decidere
se dedicare 15 o 30 ore
a questo servizio.
Oggi più che mai
abbiamo bisogno del Regno di Dio,
ed è una gioia per noi
portare alle persone
del nostro territorio
questo importante messaggio.
A breve molte congregazioni
verranno informate delle date
dei congressi di zona del 2024.
Siamo felici di informarvi
che il tema del congresso del 2024 è
“Annunciamo la buona notizia!”
Si basa su 1 Corinti 9:16.
Leggiamo insieme questo versetto:
Con tutte le brutte notizie che abbiamo oggi,
siamo sicuri che vi piacerà ascoltare
tutti e tre i giorni di questo congresso,
a partire dalle prime parole del venerdì.
A proposito di buone notizie,
il 4 dicembre 2020
siamo stati molto felici
quando 28 dei nostri cari fratelli e sorelle
dell’Eritrea che erano in prigione
sono stati rilasciati.
Quei nostri compagni di fede
avevano passato tra i 5 e i 26 anni in carcere.
Perché erano stati imprigionati?
Perché erano rimasti neutrali.
Il fratello Negede Teklemariam
è stato uno di quelli
che sono stati perseguitati
per la loro posizione neutrale.
Nel 1994, quando Negede aveva solo 21 anni,
dei soldati sono andati a casa sua
e lo hanno portato via con la forza.
Ha passato un totale di 26 anni in 2 prigioni
insieme ai fratelli Paulos Eyasu e Isaac Mogos.
Dopo che nel 2020 sono stati rilasciati,
Isaac si è battezzato,
e tutti e 3 i fratelli
continuano a servire Geova fedelmente.
Guardiamo insieme questa toccante intervista
e notiamo cosa ha aiutato Negede
a rimanere fedele.
Il 17 settembre 1994, verso l’una di notte,
3 soldati
hanno iniziato a bussare a casa nostra.
Non mi hanno lasciato nemmeno
il tempo di parlare o di cambiarmi i vestiti.
Mia madre mi disse:
“Sii coraggioso, Geova è con te.
E fino a che gli rimarrai leale,
lui ti proteggerà”.
Continuava a ripetermi queste parole
mentre venivo portato via.
Il campo militare di Sawa è enorme,
e all’interno del campo si trova un’area
dove c’è una piccola prigione,
ma in realtà non possiamo definirla prigione.
Non ci sono parole per descrivere quel posto.
È disumano trattare qualcuno in quel modo.
La nostra cella era fatta
con pareti di lamiera,
e durante il giorno
il caldo era insopportabile.
Non c’era un filo d’aria, non c’era un letto,
dormivamo per terra.
Il cibo che ci davano era insufficiente.
Un po’ di pane, delle lenticchie secche,
ogni tanto un po’ di zuppa.
Eravamo sempre legati con delle corde.
Le guardie erano spietate,
ci picchiavano con ferocia
e ci obbligavano a lavorare
al limite delle nostre forze
per costringerci a cedere
e a farci fare quello che volevano loro.
La cosa più difficile per me
nei 23 anni che ho passato a Sawa
è stata non poter fare i propri bisogni
quando ne avevamo necessità.
Serviva il permesso,
e c’era sempre un soldato che ci sorvegliava.
È una delle cose peggiori
che un uomo possa immaginare.
Questa non è vita.
E ovviamente non abbiamo mai avuto un bagno.
Eravamo sicuri
che non ci avrebbero mai liberato
e che non ci avrebbero mai portato
in tribunale per un processo.
Stavano solo aspettando che impazzissimo
o magari che morissimo per qualche malattia.
Una cosa che mi ha aiutato a non arrendermi
è stata la scrittura
del giorno in cui fui arrestato.
Era Giovanni 16:33.
Questo versetto in parte dice:
Queste parole sono state
fonte di incoraggiamento e di conforto
non solo per noi che eravamo in prigione,
ma anche per tutti gli altri fratelli là fuori.
Un giorno i soldati mi portarono nel deserto
e mi dissero di scavare una buca.
A quel punto dovevo decidere.
Mi dissero: “Le abbiamo provate tutte con voi,
ma non avete voluto cambiare.
E ora non c’è altra scelta.
Devi metterti l’uniforme militare
e diventare un soldato come noi.
Altrimenti, se ti ostini a dire:
‘Io appartengo al Regno di Dio
o al Regno dei cieli’,
finirai dentro questa buca”.
E infatti finii lì dentro.
Quella buca era così profonda
che restava fuori solo la testa.
Era pieno giorno,
e il sole cocente mi stava bruciando.
Ero lì sotterrato nella sabbia,
che il sole aveva riscaldato tutto il giorno.
Sudavo molto
e stavo iniziando a perdere i sensi.
Poi per caso, poco lontano da lì,
passò una macchina con dei militari.
Riuscivano a vedere la mia testa
che spuntava fuori dalla sabbia.
E uno di loro, che non era del campo di Sawa,
aveva un’alta carica militare.
Lui non sapeva chi fossi io,
e ovviamente io non sapevo chi fosse lui.
Chiese a quei soldati:
“Ma che cosa state facendo?
A chi è venuto in mente
di fare una cosa del genere
a un altro essere umano?
Chi vi ha dato l’ordine di seppellirlo vivo?”
Una cosa che io e gli altri che erano con me
abbiamo imparato da questa esperienza
è che quando una persona va in prigione
potrebbe sentirsi sola,
ma se continua a rimanere fedele a Geova,
può essere certa che lui saprà come aiutarla.
Ho visto sulla mia pelle
quanto Romani 8:35-39 sia reale.
Geova ci ha aiutato.
Non c’è niente
che potrà separarci dal suo amore.
C’erano un uomo e una donna
che lavoravano nella prigione.
Lui era una guardia e lei una segretaria.
E mentre stavano parlando si dissero:
“Sembra proprio
che il governo voglia ucciderli.
Perché non documentiamo quello che vediamo
e raccontiamo al mondo la loro storia?
Almeno potremmo dire alle loro famiglie:
‘Eccoli qui, guardate come stavano’”.
Quindi decisero di scattarci una foto
e mostrarla alle nostre famiglie
e al resto del mondo.
In quella foto si vede Paulos
con le mani sporche di fango,
e questo perché stavamo spostando delle rocce
e altre cose all’esterno.
Non volevamo che i nostri familiari
o i nostri genitori
vedessero la tristezza sui nostri volti,
volevamo piuttosto che vedessero
che eravamo felici
di essere perseguitati a motivo del Cristo.
Ecco perché sorridevamo così tanto.
Durante il periodo trascorso in prigione,
la cosa che più ci ha aiutato
è stata la preghiera,
soprattutto nei primi anni.
Non avevamo cibo spirituale,
niente Bibbia, nessuna pubblicazione.
L’unica cosa che ci poteva aiutare
era la preghiera.
E mi ricordo che una delle cose
per cui imploravo Geova più spesso all’inizio
era di essere liberato.
Ma più passavano gli anni,
più le mie preghiere avevano un tono diverso.
Dicevo: “Geova, aiutami a perseverare.
Aiutami a sopportare tutte le sofferenze
che comporta la prigione”.
Non mi aspettavo che sarebbe arrivato il giorno
in cui sarei stato liberato.
Ho visto chiaramente
che Geova può liberare i suoi servitori
da qualsiasi prova, anche la più terribile.
E il momento in cui sceglie di farlo
è sempre quello migliore.
In questi 26 anni ho imparato tantissime cose.
Ho capito che Geova ci ascolta
e si preoccupa per noi.
E che essere perseguitati a motivo del suo nome
è un onore che supera qualsiasi difficoltà.
Noi non conosciamo il domani,
non sappiamo quali cambiamenti ci saranno,
quindi non lasciamo
che la paura del futuro ci condizioni.
Possiamo essere pronti
anche per la persecuzione.
Sarà Geova a darci la forza di perseverare.
Noi dobbiamo solo chiedergli di aiutarci,
qualsiasi situazione dovremo affrontare,
che ce l’aspettiamo o no.
È questo quello che ho imparato.
Geova ci aiuterà a perseverare.
Negli anni abbiamo ricevuto lettere e regali
che sono stati fonte di conforto.
E le preghiere dei fratelli di tutto il mondo,
anche dei più piccoli,
che forse non riuscivano nemmeno
a pronunciare i nostri nomi,
ci hanno dato forza.
Quindi continuate a pregare,
perché ci sono molti altri fratelli in prigione
che ne hanno bisogno.
Grazie tante, Negede,
per averci raccontato la tua storia.
È davvero incoraggiante sapere
che Geova ti ha dato la forza
di cui avevi bisogno per sopportare
il brutale trattamento che hai subìto.
Sei un esempio di fede per tutti noi,
e ti vogliamo tanto bene.
So di poter dire
che non sono stato certamente l’unico
a supplicare Geova in vostro favore
molte volte nel corso dei 26 anni
in cui tu
e gli altri fratelli siete stati in prigione.
E continuiamo a pregare
per i 32 fratelli e sorelle dell’Eritrea
che sono ancora in prigione
a motivo della loro fede.
Quali sono alcune cose che possiamo imparare
dall’intervista fatta a Negede?
In breve ce ne sono 3.
La prima,
leggiamo la scrittura del giorno ogni giorno.
La seconda,
affidiamoci a Geova per mezzo della preghiera.
E la terza, possiamo mantenere la gioia
nonostante la persecuzione.
Siamo lieti di informarvi che in futuro
l’intervista completa fatta al fratello Negede
sarà resa disponibile su jw.org.
Mentre riflettiamo sulla perseveranza
mostrata da Negede,
pensiamo anche a tutti coloro
che stanno ancora sopportando la persecuzione
o che sono in prigione
a motivo della loro fede.
Cari fratelli e sorelle
che venite perseguitati in Eritrea,
in Russia e in altre zone del mondo,
sappiate che preghiamo per voi
e che vi vogliamo davvero tanto bene.
Dalla sede mondiale dei Testimoni di Geova,
questo è JW Broadcasting.
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