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“Sii coraggioso e forte, e mettiti all’opera”!

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Geova apprezza molto
il coraggio dei suoi servitori leali.
Comunque, come nel caso
di altre buone qualità,
il vero coraggio
si dimostra con le azioni.
Ad esempio “la fede senza opere è morta”.
Anche l’amore si deve esprimere
non semplicemente a parole,
ma, come dice la Bibbia,
“con i fatti e in verità”.
Questo vale anche per il coraggio.
Per affrontare situazioni difficili
dobbiamo avere fiducia in Geova,
ma questo non basta.
Dobbiamo anche fare qualcosa.
Inerzia, indecisione o pigrizia
potrebbero rivelare mancanza di coraggio.
Il coraggio dovrebbe spingerci
a parlare e ad agire senza timore.
Se siamo coraggiosi,
Geova ci benedirà e ci aiuterà.
Questo emerge dal racconto biblico
della vita di Davide.
Quando si trattava
di fare la volontà di Geova,
Davide era coraggioso e pronto ad agire.
Anche se commise degli errori
e affrontò molte situazioni tragiche,
Davide rimase leale a Geova
fino alla fine della sua vita.
Poco prima di morire,
diede a suo figlio Salomone
l’incarico ufficiale
di costruire il tempio di Geova.
Immaginiamo cosa avrà provato Salomone
quando Davide gli consegnò il progetto
trasmesso per ispirazione
da Geova stesso!
Si sarà sentito sopraffatto
da quell’incarico.
Ma suo padre Davide lo rafforzò,
e quello che gli disse
può rafforzare anche noi
quando affrontiamo problemi.
Siete tutti invitati,
anche voi bambini e ragazzi,
ad aprire la vostra Bibbia
e a seguire la lettura del racconto
che è riportato in 1 Cronache 28:1-20.
Vi do un attimo per trovarlo.
1 Cronache capitolo 28,
a partire dal versetto 1.
Che impresa per Salomone!
Non ricevette solo l’incarico
di costruire la casa
della vera adorazione.
Il tempio doveva anche essere
“di una magnificenza straordinaria”,
di una fama e di una bellezza
“note in tutti i paesi”.
Salomone però aveva poca
o forse nessuna esperienza nell’edilizia.
Davide aveva previsto le difficoltà
che si sarebbero presentate.
Per di più Salomone
avrebbe subìto attacchi
da parte di familiari e di altri.
Davide quindi lo incoraggiò
a essere ubbidiente e leale a Geova.
Lo esortò anche a essere
‘coraggioso e forte,
e a mettersi all’opera’.
Il timore avrebbe potuto
paralizzare Salomone.
Se avesse considerato
quell’incarico troppo difficile,
avrebbe potuto procrastinare
o abbandonare il progetto.
E Geova ne sarebbe stato
molto dispiaciuto.
Perciò Davide gli disse di nuovo:
“Mettiti all’opera”.
Davide sapeva che il coraggio
e la fiducia in Geova
si devono dimostrare con le azioni.
E lo sapeva per esperienza.
Analizziamo alcune situazioni
in cui Davide dovette
dimostrare coraggio.
Mentre leggiamo questi racconti,
chiediamoci:
“Davanti a serie difficoltà,
Davide tendeva forse a procrastinare,
a esitare o a paralizzarsi?”
Pensiamo, ad esempio,
a qual era la situazione in Israele
quando fu unto come re.
Il re Saul regnava ancora,
ma Geova lo aveva rigettato
per la sua palese disubbidienza.
Seguite con la vostra Bibbia
la lettura del racconto
riportato in 1 Samuele 16:1-23.
1 Samuele 16:1-23.
Cercate di immaginare la scena:
il giovane Davide,
suo padre e i suoi fratelli
sono tutti di fronte al profeta Samuele.
Poi Geova sceglie proprio Davide come re
e dice a Samuele di ungere il ragazzo.
Tuttavia Saul continua a regnare,
ampiamente riconosciuto
come legittimo re di Israele.
Davide aveva bisogno di coraggio
in quel momento della sua vita.
Ad esempio, come avrebbe reagito Saul
alla notizia che Davide
era stato unto per essere re?
Di certo avrebbe cercato di ucciderlo.
E come si sarà sentito Davide
quando fu convocato a casa di Saul
per diventare proprio
il suo servitore personale?
Come minimo, sarà stato un po’ ansioso.
E noi?
Forse siamo in ansia
a causa di problemi familiari,
economici o di salute.
Oppure a causa della persecuzione
o delle nostre inclinazioni peccaminose.
Ma questi problemi
non devono paralizzarci
dal punto di vista spirituale.
Quando li affrontiamo,
dobbiamo ricercare l’aiuto di Geova
attraverso la preghiera,
la sua Parola e la congregazione.
Spesso riusciremo ad attenuare
gli effetti dei nostri problemi.
E anche se questi non si risolveranno,
dobbiamo continuare a fare
tutto il possibile per servire Geova,
perfino di fronte a una tragedia!
Questo è vero coraggio.
Quando fu convocato
per comparire davanti a Saul,
Davide non cedette alla paura.
Fu coraggioso e forte,
e si mise all’opera!
Accettò l’incarico,
sicuro che Geova gli avrebbe dato
la saggezza necessaria per assolverlo.
Alla fine il re Saul
si affezionò molto a Davide,
e Davide diventò il suo scudiero.
Ora, per favore, seguite la lettura
del brano di 1 Samuele 17:1-51.
È il capitolo successivo.
1 Samuele capitolo 17, dal versetto 1.
Questa è l’elettrizzante storia
di Davide e Golia.
Dal racconto capiremo come Davide
dimostrò saggezza e coraggio.
La storia di Davide e Golia
è una lezione di coraggio.
Ci insegna molto
anche riguardo alla saggezza
e alla fede
che si dimostra con le azioni.
Davide stava lavorando
quando suo padre gli disse
di portare viveri ai suoi fratelli
che erano al fronte.
Quindi si trovò a dover fare
2 cose insieme.
Come avrebbe potuto prendersi cura
del gregge di famiglia
e, allo stesso tempo,
portare viveri ai suoi fratelli
a diversi chilometri di distanza?
Davide dimostrò di essere
una persona saggia
e fu anche un uomo affidabile.
La Bibbia infatti dice:
“L’indomani Davide si alzò presto
e affidò le pecore a qualcun altro;
poi prese tutto e partì,
come Iesse gli aveva comandato”.
Davide si ritrovò ben presto
in una situazione
che avrebbe potuto paralizzarlo.
Andò a cercare i suoi fratelli
e si rese conto
che l’esercito di Israele
era terrorizzato
dall’aspetto minaccioso di Golia
e scoraggiato per i suoi scherni.
Davide reagì subito
mostrando di avere coraggio.
Chiese perché nessuno
avesse ancora ucciso
quell’uomo presuntuoso
che aveva osato sfidare Geova.
Tuttavia suo fratello Eliab
lo rimproverò davanti a tutti,
mise in dubbio le sue intenzioni,
gli diede dell’arrogante
e lo accusò di aver abbandonato
le pecore del padre.
Nonostante questo, Davide si offrì
di combattere contro Golia.
Il re Saul però lo ignorò
e gli disse che non sarebbe mai riuscito
a sconfiggere quel gigante,
perché era “solo un ragazzo”.
Di fronte a una situazione
che avrebbe potuto scoraggiarlo
Davide dimostrò coraggio,
e quel coraggio gli diede
la forza spirituale ed emotiva
di mettersi all’opera.
Ripensò a quello che Geova
aveva fatto per lui in passato.
Davide non dimenticò mai
il modo in cui Geova lo aveva salvato
dagli attacchi di un orso e di un leone,
animali che sono più forti e veloci
degli esseri umani.
In quelle occasioni
Geova non solo lo aveva liberato,
ma gli aveva dato anche la forza
di uccidere quegli animali feroci.
Ecco perché Davide disse con fiducia:
“Geova, che mi liberò dalle grinfie
del leone e dell’orso,
mi libererà anche
dalla mano di questo filisteo”.
Di fronte allo scoraggiamento
o perfino alla depressione,
anche a noi può essere utile riflettere
su come Geova ci ha già aiutato
mentre affrontavamo problemi
apparentemente insormontabili.
Davide fu coraggioso e si mise all’opera.
Prese sagge decisioni
che portarono a buoni risultati.
Ad esempio, quando Saul gli diede
il suo equipaggiamento,
Davide provò a indossarlo.
Ma si rese subito conto
che l’elmo di rame, la corazza e la spada
gli avrebbero solo impedito
di muoversi liberamente.
Cosa fece quindi?
In pratica, semplificò le cose
e si liberò di quel peso.
E noi?
Negli anni forse abbiamo riempito
la nostra vita di beni superflui
o attività non necessarie.
Queste cose potrebbero distrarci
dal servire Geova.
Se è così, mettiamoci all’opera!
Facciamo l’inventario di quello
che abbiamo e delle nostre abitudini,
ed eliminiamo ciò che è di troppo.
Semplificando la nostra vita
ci concentreremo più facilmente
sul servizio che rendiamo a Geova.
Proprio come noi,
Davide non era perfetto.
Ma agì con coraggio e determinazione,
e per questo Geova lo considerò
un suo caro amico.
Alla fine della sua vita fedele,
Davide poté dire a suo figlio
con assoluta libertà di parola:
“Sii coraggioso e forte,
e mettiti all’opera”!