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Li ho trovati!
A Nebo! A Ishtar! E a Marduk!
I più grandi di tutti gli dèi!
Chiamate i saggi.
Chiamate i saggi!
Sono tutti qui i saggi?
Tutti i migliori.
Devo assolutamente parlare con il re!
La regina madre, mio signore.
O re, che tu possa vivere per sempre!
Esiste nel tuo regno un uomo
in cui è lo spirito degli dèi santi.
Lui ti darà l’interpretazione.
Chi è quest’uomo?
Daniele.
Daniele? Chi è Daniele?
Sei tu Daniele?
Sono io, mio signore.
Ho sentito parlare di te,
so che puoi fornire interpretazioni.
Ora, se sarai in grado
di leggere la scritta
e di darmene l’interpretazione,
sarai vestito di porpora,
ti sarà messa una collana d’oro
intorno al collo
e governerai come terzo nel regno.
Tieni pure i tuoi doni
e da’ ad altri i tuoi regali.
Comunque io leggerò la scritta al re.
L’Iddio Altissimo diede a Nabucodonosor
il regno e la grandezza
e l’onore e la maestà.
Ma quando il suo cuore si insuperbì
fu deposto dal trono del suo regno
e fu privato della sua dignità.
Ma tu, Baldassarre,
non hai voluto umiliare il tuo cuore,
pur sapendo tutto questo.
Anzi, ti sei esaltato
contro il Signore dei cieli
e ti sei fatto portare
i vasi della sua casa.
Poi, insieme ai tuoi dignitari,
alle tue concubine
e alle tue mogli secondarie,
li hai usati per bere vino
e hai lodato dèi d’argento e d’oro,
dèi che non vedono nulla,
non sentono nulla
e che non sanno nulla.
Ma non hai glorificato l’Iddio
nelle cui mani
sono il tuo respiro e le tue vie.
Perciò, o re,
la mano è stata mandata da lui.
Questa è l’interpretazione delle parole:
MENÈ: Dio ha contato
i giorni del tuo regno
e ha deciso di porvi fine.
TECHÈL:
tu sei stato pesato sulla bilancia
e sei stato trovato mancante.
PERÈS:
il tuo regno è stato diviso
ed è stato dato ai medi
e ai persiani.
Re Dario, questo è Daniele,
un ebreo fatto prigioniero
dai babilonesi.
Sei stato tu a interpretare
la scritta degli dèi?
No.
Non io, o re,
è stato il mio Dio, l’Iddio di Israele.
Ci farebbe comodo un satrapo
che possa capire i popoli conquistati.
Devo ammettere
che la posizione di satrapo
non è importante come il ruolo
che ti aveva offerto Baldassarre.
Mio signore,
Daniele ha rifiutato ogni dono
e onorificenza offerti da Baldassarre.
Un uomo che non si può comprare.
Non ti vogliamo come uno dei satrapi,
ma a capo dei satrapi.
Tura, rendi nota la nomina di Daniele
in tutto il regno.
Voglio che chi sottrae fondi
al tesoro reale
sappia che d’ora in poi sarà punito.
Sarai un ottimo alto funzionario.
Solo con l’aiuto di Geova.
Perché la tassa sui terreni è così alta?
Un’altra rivolta?
È molto peggio.
Ho appena riscosso da un amministratore
la tassa sui terreni.
Ha pagato?
Sì, ma si è rifiutato di darci
“la nostra parte”.
Io ho lo stesso problema.
Dicono che pagare più del dovuto
equivalga a un’estorsione.
Cos’è cambiato?
Daniele.
Avete provato a offrirgli qualcosa
per renderlo più ragionevole?
Non accetta nemmeno un siclo d’argento.
Daniele dice che quello che riceve
è più che sufficiente.
Non essere così ingenuo!
Sta solo fingendo di essere onesto
per far colpo sul re.
Non durerà, vedrete.
Dario si stancherà presto di lui.
Sembra esserci una discrepanza
tra le tasse versate
e quelle richieste, mio signore.
Ci vuole coraggio per dirlo qui.
Lo so, non è una bella notizia.
Esamineremo le prove.
Daniele, il tempo trascorso qui
ti ha reso molto saggio.
Da quanto tempo sei qui?
Sono passati più di 70 anni.
Dimmi di più.
Parlami dei sogni che hai interpretato
per Nabucodonosor.
Le interpretazioni
appartengono al mio Dio, Geova.
È stato lui a rivelarmi i sogni.
Sono davvero più di 70 anni
che vivo a Babilonia?
La profezia di Geremia.
“Quando saranno passati questi 70 anni
chiederò conto al re di Babilonia
e a quella nazione del loro errore”.
Questo cosa significa
per il popolo di Dio?
“Quando saranno passati
i 70 anni in Babilonia,
vi rivolgerò la mia attenzione
e manterrò la mia promessa
riportandovi in questo luogo”.
Giuda!
Devo rivolgermi a Geova in preghiera
per confessare il peccato del mio popolo.
O Geova,
ascolta.
Perdona.
O Geova, presta attenzione e agisci!
Per amor tuo non tardare, o mio Dio.
Non tardare.
O Daniele,
sono venuto per darti perspicacia
e intendimento.
Quando hai iniziato
a rivolgere le tue suppliche,
è stato pronunciato un messaggio
e io sono venuto a riferirtelo.
Per il tuo popolo
e per la tua città santa
sono state stabilite 70 settimane,
Sono arrivati Azarel e Anna.
Ciao, Daniele.
Che bello vedervi!
Efer, siediti qui vicino a me.
Ho delle buone notizie!
Quali buone notizie?
Geova tanto tempo fa ci ha detto
che saremmo ritornati in Giuda.
Ho letto di nuovo
quello che dice la profezia di Geremia.
“Questo è ciò che Geova dice:
‘Quando saranno passati
i 70 anni in Babilonia
io manterrò la mia promessa
riportandovi in questo luogo’”.
“70 anni”.
Il popolo di Dio tornerà presto in Giuda.
Come fai a esserne sicuro?
- Geova ha mandato un angelo per dirmelo.
- Un angelo?
Ha detto che la città e il suo tempio
saranno ricostruiti,
e che arriverà finalmente il Messia!
Tu Efer riuscirai a vedere
il tempio ricostruito.
Ma non sarà pericoloso?
Geova non vede l’ora
di soddisfare le necessità
del suo popolo.
A Isaia disse: “Non metteranno al mondo
figli per vederli soffrire,
perché loro e i loro discendenti
sono la progenie dei benedetti da Geova”.
- E se lo dice Geova...
- Possiamo starne certi!
Ma adesso il paese non è desolato?
Ecco perché ci serviranno
lavoratori capaci
per l’opera di ricostruzione.
Significa che tornerai anche tu in Giuda?
Mi piacerebbe tanto.
Un gruppo di operai dovrebbe mantenere
in buono stato le strade.
Altrimenti la situazione peggiorerà
durante la stagione delle piogge.
Tura, assicurati che venga fatto.
Come fai a sapere così tante cose?
Non è merito mio, signore.
È solo che...
Fra i tuoi servitori ci sono
molti uomini capaci
che ci danno le informazioni
di cui abbiamo bisogno.
È questa la verità, o re.
Daniele,
a proposito di quel satrapo a Susa.
Dovremmo sostituirlo?
I miei uomini
hanno svolto indagini accurate,
e quel satrapo sta dirottando il denaro
del palazzo nelle sue proprie tasche.
- Ma questa cosa è impossibile!
- Non è tuo nipote, o sbaglio?
Infatti, e posso garantire io
per la sua onestà!
Ci dev’essere per forza un errore.
Come fa Daniele a conoscerlo meglio
di quanto lo conosca io?
Parlerò con lui e sistemeremo le cose.
Noi medi e persiani
non siamo intolleranti come questi ebrei.
Sono certo che chiariremo tutto.
Molto bene.
Fatelo subito.
Questo è tutto.
Mi dispiace so che stai pregando,
ma abbiamo ospiti.
Voi ebrei
sapete fare solo questo, pregare.
Non riuscirei a servire bene il re
senza l’aiuto di Dio.
Servire il re
cercando di intimidire i satrapi?
Ho solo fatto il mio dovere.
Non spetta certo a un estraneo
venirci a dire come condurre gli affari.
Io agisco negli interessi del re.
Abbiamo sentito come hai agito
negli interessi di Nabucodonosor.
Lo hai fatto diventare pazzo.
Era un messaggio da parte di Geova.
Chiamalo come ti pare,
ma non interferire nei nostri affari.
Se è sembrato facile
rimuovere un satrapo,
pensa quanto sarà più facile
sbarazzarsi di un vecchio ebreo.
È un onore essere al tuo cospetto.
Sapete perché vi ho convocato?
No, mio signore.
Quel satrapo che Daniele aveva suggerito
di rimuovere
che ne è stato di lui?
Sì, certo.
Abbiamo fatto indagini approfondite.
Qualche negligenza?
Nessuna.
- Ha tralasciato qualcosa?
- No, niente.
Sono state versate al tesoro
tutte le tasse dovute?
Fino all’ultimo siclo d’argento
e all’ultima chenice di birra.
Daniele era arrivato
a una conclusione diversa.
Daniele, sì,
ha servito bene i re di Babilonia ma…
È così vecchio!
Quello che Otanes vuole dire è che...
Quanto può essere affidabile
Daniele alla sua età?
Le sue idee sono antiquate.
E poi, è un ebreo.
Katu, noi siamo tolleranti
con tutti i popoli.
- Sì, certo. Quello che intendevo…
- Daniele, stiamo proprio parlando di te.
Avevi ragione.
C’è stata una rivolta a Susa.
Richiedono un nuovo satrapo,
uno che non li derubi.
- Ma mio signore, di certo non penserai…
- Basta così!
Ho inviato i miei ispettori,
uomini di cui mi fido!
Daniele, ti sei distinto
fra gli alti funzionari.
Immagina cosa potrei fare
se tu fossi il mio primo ministro.
Forse potremmo parlare con il re.
Non servirebbe a niente, a niente.
Daniele lo sta manipolando.
Dobbiamo trovare contro Daniele un’accusa
che Dario non possa ignorare.
Ma non è mai stato accusato di nulla.
Non ancora.
Fate una ricerca nelle nostre leggi,
qualche violazione dev’esserci stata.
Tu, parla con mercanti,
ispettori, funzionari,
con chiunque possa
muovere un’accusa contro di lui.
Assicura a chi lo accusa
che verrà generosamente ricompensato.
Abbiamo ancora gli archivi babilonesi.
Cerchiamo qualsiasi scandalo
in cui possa essere stato coinvolto.
Non c’è assolutamente niente
negli archivi.
Trovato niente?
Non manca neppure un siclo d’argento.
Anzi quando c’è di mezzo Daniele,
corruzione e perdite diminuiscono.
Continuate a cercare.
Nessuno sarà disposto
a parlare contro di lui.
Gli vogliono tutti bene,
e ha la fiducia del re.
Di solito i mercanti stranieri
vengono ignorati
quando subiscono un furto.
Invece Daniele li difende
e si mette a indagare.
Si assicura che i ladri
restituiscano quanto rubato.
Perfino i suoi amici sono inattaccabili.
Una volta Nabucodonosor proibì a chiunque
di parlare contro il loro Dio.
A quanto pare, questo “Geova” li salvò
dalla fornace in cui erano stati gettati
quando si rifiutarono
di adorare un dio babilonese.
Gli ebrei non adorano altri dèi?
Così sembrerebbe.
Credo che tu abbia risolto il problema.
Katu, Otanes, che richiesta volete farmi?
O re Dario, possa tu vivere per sempre.
Questa Babilonia di cui tu sei re
è potente ma variegata.
Ci sono babilonesi, egiziani,
greci e altri, molti altri.
Sì, Otanes, so già queste cose.
Tu sei il re legittimo,
ma sei straniero e sei qui da poco.
Il popolo deve abituarsi,
o il regno potrebbe diventare instabile.
Cosa proponete?
Tutti i funzionari del regno,
i prefetti, i satrapi,
gli alti funzionari reali e i governatori
si sono consultati tra di loro
perché sia emanato un decreto reale
e imposto un divieto.
Per un periodo di 30 giorni,
chiunque rivolgerà una richiesta
a qualsiasi dio o uomo
all’infuori di te, o re,
dovrà essere gettato
nella fossa dei leoni.
Dobbiamo fermare le rivolte.
Guarda cos’è successo a Susa.
Ora, o re, emana il decreto e firmalo,
perché non possa essere cambiato,
secondo la legge dei medi e dei persiani,
che è irrevocabile.
In questo momento l’impero sta godendo
di pace e prosperità come mai prima.
I recenti disordini
che si sono verificati a Susa,
insieme a episodi simili
per mano di piccoli gruppi di sovversivi,
cercano di minacciare
il nostro stile di vita,
uno stile di vita
a cui non rinunceremo mai.
In onore della gloriosa libertà
generosamente garantita dall’impero
e come simbolo della sua sovranità,
io, Dario il medo, emano questo decreto:
chiunque, per un periodo di 30 giorni,
rivolgerà una richiesta a qualsiasi dio
o uomo all’infuori del re,
dovrà essere gettato
nella fossa dei leoni.
Non starai andando a casa
a pregare, vero?
Azarel, tu mi conosci,
e così anche i miei nemici.
Io prego alla mia finestra
3 volte al giorno, ogni giorno.
Se dessi anche solo l’impressione
di fare compromessi,
cosa si direbbe di me?
Si direbbe che hai smesso di pregare.
O anche peggio,
che ho rinunciato alla mia fede
in cambio della mia vita.
Io conosco Geova.
E se confido in lui,
mi ricompenserà.
Non so come lo farà,
ma lo farà.
Pregate miei cari che io rimanga fedele,
che tutti noi rimaniamo fedeli,
a prescindere da quello che accadrà.
Questo è per te.
È pronto!
“È Geova la mia luce e salvezza”.
Non temerò.
‘Ascoltami, o Geova,
ascoltami quando ti invoco;
mostrami favore
e rispondimi’.
‘O Geova, io ricercherò la tua faccia’.
Perché “tu sei il mio aiuto.
Non lasciarmi, non abbandonarmi,
mio Dio di salvezza”.
O re, possa tu vivere per sempre.
Non hai firmato un divieto
in base al quale,
per un periodo di 30 giorni,
chiunque rivolgerà una richiesta
a qualsiasi dio o uomo
all’infuori di te, o re,
dovrà essere gettato
nella fossa dei leoni?
Sì, la cosa è ben stabilita
secondo la legge dei medi e dei persiani.
Perché me lo chiedete?
Daniele,
che è uno degli esiliati di Giuda,
non ha mostrato rispetto né per te, o re,
né per il divieto che hai firmato.
Ma continua a pregare 3 volte al giorno.
Daniele?
Non può essere vero.
Siete sicuri?
Non prova nemmeno a negarlo.
Ci sono dei testimoni?
Noi 5, mio signore.
Noi possiamo testimoniare.
Ma è vecchio.
Si rende conto di quello che fa?
Come alto funzionario, deve sapere
cosa significa ubbidire al re.
Lasciatemi solo.
- Ma come? Non arrestiamo Daniele?
- Lasciate che me ne occupi io!
Daniele riceverà una punizione esemplare.
Lo rimuoverò dal suo incarico
e lo espellerò dalla città
domani mattina.
Mio signore…
Tutti sapranno
che le nostre leggi vanno rispettate.
Ma la legge in realtà dice
che chi viene accusato
deve essere gettato
nella fossa dei leoni, mio signore.
So dove volete arrivare!
Non vi vergognate?
Secondo la legge dei medi e dei persiani
nessun divieto o decreto emanato dal re
può essere cambiato.
Vogliamo soltanto che al re
venga dato l’onore che gli spetta.
Vogliamo soltanto questo.
Portatelo alla fossa.
Il tuo Dio,
che servi con costanza, ti libererà.
Togliete la pietra!
Daniele?
Daniele?
O re, possa tu vivere per sempre!
È vivo!
Tiratelo fuori!
Il mio Dio ha mandato il suo angelo
e ha chiuso la bocca dei leoni,
che non mi hanno fatto del male,
perché sono stato trovato innocente
davanti a lui;
e innocente anche
nei tuoi confronti, o re.
L’Armenia è mia.
Daniele non ne ha saputo approfittare.
I loro straordinari cavalli
andranno al nostro esercito,
e qualcuno anche a me.
Va bene, tu prendi l’Armenia.
Io ho adocchiato la Battriana
e i suoi tesori.
Ma perché dividervi adesso
i territori di Daniele?
Controllate sul retro!
Ma che state facendo?
Siete in arresto
per aver tramato contro il re Dario!
Il re ha ordinato
di arrestare Daniele, non noi.
Daniele è stato arrestato
e tirato fuori dalla fossa
questa mattina.
Del tutto illeso.
Non può essere!
Forse i leoni avevano già mangiato.
O forse sono malati.
I leoni sono malati?
I leoni non hanno fame?
Nella fossa insieme alle loro famiglie,
così vedremo se è vero.
- No!
- No!
Pietà!
No! Ti prego!
- No!
- No!
Ti sono sempre stato fedele!
- No, Dario!
- Non lo fare!
Pietà!
No!
Emano l’ordine che,
in ogni territorio del mio regno,
si tremi per il timore
davanti all’Iddio di Daniele.
Egli è l’Iddio vivente
e rimane per sempre.
Il suo regno non sarà mai distrutto.
“Egli libera,
salva e compie segni e prodigi
sia nei cieli che sulla terra;
ha infatti liberato Daniele
dalle grinfie dei leoni”.
È stato Dario a scriverlo?
Lo sta inviando a tutti i suoi sudditi.
Eravamo così preoccupati.
Hai avuto paura?
Ho avuto tanta paura,
ma Geova ci aiuta
quando siamo spaventati.
Loro hanno paura di andare a Gerusalemme.
Efer!
Stiamo ancora valutando.
Ma tu? Tornerai a casa?
Il re ha detto
che possiamo andare tutti, sai.
Mi piacerebbe tanto,
ma...
...penso sia troppo tardi per me.
E allora non vado neanch’io.
Oh no, no, non piangere.
Vedrai una città
migliore di quella che ho lasciato io.
Vedrai adempiersi le profezie,
vedrai una città
dove tutti adorano Geova
e un tempio nuovo,
l’edificio più bello del mondo.
Cerca di stare sempre vicino a Geova.
Vedrai che lui ti benedirà.
“Una cosa
ho chiesto a Geova […]
che io possa dimorare
nella casa di Geova
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare
quanto è meraviglioso Geova
e guardare
con apprezzamento
il suo tempio”.
Daniele, devi riposare un po’.
Daniele, uomo molto prezioso.
Sono stato mandato da te.
Non aver timore, Daniele.
Sei stato ascoltato sin dal primo giorno
in cui con tutto il cuore
hai cercato di capire
e ti sei umiliato davanti al tuo Dio.
Sono venuto per farti comprendere
ciò che accadrà al tuo popolo
nella parte finale dei giorni.
Non ho energie.
Mi manca il respiro.
Non aver timore, uomo molto prezioso.
Abbi pace.
Sii forte.
Sii forte!
Parla, mio signore,
perché mi hai rafforzato.
Ti dichiarerò le cose riportate
negli scritti di verità:
“Ecco, altri tre re sorgeranno in Persia,
e il quarto ammasserà più ricchezze
di tutti gli altri”.
Mio signore,
quale sarà il risultato di queste cose?
Felice chi rimane in attesa, Daniele.
Va’ avanti sino alla fine.
Riposerai, ma sorgerai per ricevere
la tua parte alla fine dei giorni.
Ma se mangiamo questi cibi,
disubbidiamo al nostro Dio.
Tu temi il tuo Dio?
Sì, lo temo.
Le interpretazioni
appartengono al mio Dio, Geova.
Io so che lui lo rivelerà a me.
Geova non vede l’ora
di soddisfare le necessità
del suo popolo.
Io conosco Geova.
E se confido in lui,
mi ricompenserà.
Non so come lo farà,
ma lo farà.

Daniele. Una storia di fede lunga una vita (Parte 2)
- 

Daniele. Una storia di fede lunga una vita (Parte 2)

Li ho trovati!
A Nebo! A Ishtar! E a Marduk!
I più grandi di tutti gli dèi!
Chiamate i saggi.
Chiamate i saggi!
Sono tutti qui i saggi?
Tutti i migliori.
Devo assolutamente parlare con il re!
La regina madre, mio signore.
O re, che tu possa vivere per sempre!
Esiste nel tuo regno un uomo
in cui è lo spirito degli dèi santi.
Lui ti darà l’interpretazione.
Chi è quest’uomo?
Daniele.
Daniele? Chi è Daniele?
Sei tu Daniele?
Sono io, mio signore.
Ho sentito parlare di te,
so che puoi fornire interpretazioni.
Ora, se sarai in grado
di leggere la scritta
e di darmene l’interpretazione,
sarai vestito di porpora,
ti sarà messa una collana d’oro
intorno al collo
e governerai come terzo nel regno.
Tieni pure i tuoi doni
e da’ ad altri i tuoi regali.
Comunque io leggerò la scritta al re.
L’Iddio Altissimo diede a Nabucodonosor
il regno e la grandezza
e l’onore e la maestà.
Ma quando il suo cuore si insuperbì
fu deposto dal trono del suo regno
e fu privato della sua dignità.
Ma tu, Baldassarre,
non hai voluto umiliare il tuo cuore,
pur sapendo tutto questo.
Anzi, ti sei esaltato
contro il Signore dei cieli
e ti sei fatto portare
i vasi della sua casa.
Poi, insieme ai tuoi dignitari,
alle tue concubine
e alle tue mogli secondarie,
li hai usati per bere vino
e hai lodato dèi d’argento e d’oro,
dèi che non vedono nulla,
non sentono nulla
e che non sanno nulla.
Ma non hai glorificato l’Iddio
nelle cui mani
sono il tuo respiro e le tue vie.
Perciò, o re,
la mano è stata mandata da lui.
Questa è l’interpretazione delle parole:
MENÈ: Dio ha contato
i giorni del tuo regno
e ha deciso di porvi fine.
TECHÈL:
tu sei stato pesato sulla bilancia
e sei stato trovato mancante.
PERÈS:
il tuo regno è stato diviso
ed è stato dato ai medi
e ai persiani.
Re Dario, questo è Daniele,
un ebreo fatto prigioniero
dai babilonesi.
Sei stato tu a interpretare
la scritta degli dèi?
No.
Non io, o re,
è stato il mio Dio, l’Iddio di Israele.
Ci farebbe comodo un satrapo
che possa capire i popoli conquistati.
Devo ammettere
che la posizione di satrapo
non è importante come il ruolo
che ti aveva offerto Baldassarre.
Mio signore,
Daniele ha rifiutato ogni dono
e onorificenza offerti da Baldassarre.
Un uomo che non si può comprare.
Non ti vogliamo come uno dei satrapi,
ma a capo dei satrapi.
Tura, rendi nota la nomina di Daniele
in tutto il regno.
Voglio che chi sottrae fondi
al tesoro reale
sappia che d’ora in poi sarà punito.
Sarai un ottimo alto funzionario.
Solo con l’aiuto di Geova.
Perché la tassa sui terreni è così alta?
Un’altra rivolta?
È molto peggio.
Ho appena riscosso da un amministratore
la tassa sui terreni.
Ha pagato?
Sì, ma si è rifiutato di darci
“la nostra parte”.
Io ho lo stesso problema.
Dicono che pagare più del dovuto
equivalga a un’estorsione.
Cos’è cambiato?
Daniele.
Avete provato a offrirgli qualcosa
per renderlo più ragionevole?
Non accetta nemmeno un siclo d’argento.
Daniele dice che quello che riceve
è più che sufficiente.
Non essere così ingenuo!
Sta solo fingendo di essere onesto
per far colpo sul re.
Non durerà, vedrete.
Dario si stancherà presto di lui.
Sembra esserci una discrepanza
tra le tasse versate
e quelle richieste, mio signore.
Ci vuole coraggio per dirlo qui.
Lo so, non è una bella notizia.
Esamineremo le prove.
Daniele, il tempo trascorso qui
ti ha reso molto saggio.
Da quanto tempo sei qui?
Sono passati più di 70 anni.
Dimmi di più.
Parlami dei sogni che hai interpretato
per Nabucodonosor.
Le interpretazioni
appartengono al mio Dio, Geova.
È stato lui a rivelarmi i sogni.
Sono davvero più di 70 anni
che vivo a Babilonia?
La profezia di Geremia.
“Quando saranno passati questi 70 anni
chiederò conto al re di Babilonia
e a quella nazione del loro errore”.
Questo cosa significa
per il popolo di Dio?
“Quando saranno passati
i 70 anni in Babilonia,
vi rivolgerò la mia attenzione
e manterrò la mia promessa
riportandovi in questo luogo”.
Giuda!
Devo rivolgermi a Geova in preghiera
per confessare il peccato del mio popolo.
O Geova,
ascolta.
Perdona.
O Geova, presta attenzione e agisci!
Per amor tuo non tardare, o mio Dio.
Non tardare.
O Daniele,
sono venuto per darti perspicacia
e intendimento.
Quando hai iniziato
a rivolgere le tue suppliche,
è stato pronunciato un messaggio
e io sono venuto a riferirtelo.
Per il tuo popolo
e per la tua città santa
sono state stabilite 70 settimane,
Sono arrivati Azarel e Anna.
Ciao, Daniele.
Che bello vedervi!
Efer, siediti qui vicino a me.
Ho delle buone notizie!
Quali buone notizie?
Geova tanto tempo fa ci ha detto
che saremmo ritornati in Giuda.
Ho letto di nuovo
quello che dice la profezia di Geremia.
“Questo è ciò che Geova dice:
‘Quando saranno passati
i 70 anni in Babilonia
io manterrò la mia promessa
riportandovi in questo luogo’”.
“70 anni”.
Il popolo di Dio tornerà presto in Giuda.
Come fai a esserne sicuro?
- Geova ha mandato un angelo per dirmelo.
- Un angelo?
Ha detto che la città e il suo tempio
saranno ricostruiti,
e che arriverà finalmente il Messia!
Tu Efer riuscirai a vedere
il tempio ricostruito.
Ma non sarà pericoloso?
Geova non vede l’ora
di soddisfare le necessità
del suo popolo.
A Isaia disse: “Non metteranno al mondo
figli per vederli soffrire,
perché loro e i loro discendenti
sono la progenie dei benedetti da Geova”.
- E se lo dice Geova...
- Possiamo starne certi!
Ma adesso il paese non è desolato?
Ecco perché ci serviranno
lavoratori capaci
per l’opera di ricostruzione.
Significa che tornerai anche tu in Giuda?
Mi piacerebbe tanto.
Un gruppo di operai dovrebbe mantenere
in buono stato le strade.
Altrimenti la situazione peggiorerà
durante la stagione delle piogge.
Tura, assicurati che venga fatto.
Come fai a sapere così tante cose?
Non è merito mio, signore.
È solo che...
Fra i tuoi servitori ci sono
molti uomini capaci
che ci danno le informazioni
di cui abbiamo bisogno.
È questa la verità, o re.
Daniele,
a proposito di quel satrapo a Susa.
Dovremmo sostituirlo?
I miei uomini
hanno svolto indagini accurate,
e quel satrapo sta dirottando il denaro
del palazzo nelle sue proprie tasche.
- Ma questa cosa è impossibile!
- Non è tuo nipote, o sbaglio?
Infatti, e posso garantire io
per la sua onestà!
Ci dev’essere per forza un errore.
Come fa Daniele a conoscerlo meglio
di quanto lo conosca io?
Parlerò con lui e sistemeremo le cose.
Noi medi e persiani
non siamo intolleranti come questi ebrei.
Sono certo che chiariremo tutto.
Molto bene.
Fatelo subito.
Questo è tutto.
Mi dispiace so che stai pregando,
ma abbiamo ospiti.
Voi ebrei
sapete fare solo questo, pregare.
Non riuscirei a servire bene il re
senza l’aiuto di Dio.
Servire il re
cercando di intimidire i satrapi?
Ho solo fatto il mio dovere.
Non spetta certo a un estraneo
venirci a dire come condurre gli affari.
Io agisco negli interessi del re.
Abbiamo sentito come hai agito
negli interessi di Nabucodonosor.
Lo hai fatto diventare pazzo.
Era un messaggio da parte di Geova.
Chiamalo come ti pare,
ma non interferire nei nostri affari.
Se è sembrato facile
rimuovere un satrapo,
pensa quanto sarà più facile
sbarazzarsi di un vecchio ebreo.
È un onore essere al tuo cospetto.
Sapete perché vi ho convocato?
No, mio signore.
Quel satrapo che Daniele aveva suggerito
di rimuovere
che ne è stato di lui?
Sì, certo.
Abbiamo fatto indagini approfondite.
Qualche negligenza?
Nessuna.
- Ha tralasciato qualcosa?
- No, niente.
Sono state versate al tesoro
tutte le tasse dovute?
Fino all’ultimo siclo d’argento
e all’ultima chenice di birra.
Daniele era arrivato
a una conclusione diversa.
Daniele, sì,
ha servito bene i re di Babilonia ma… 
È così vecchio!
Quello che Otanes vuole dire è che...
Quanto può essere affidabile
Daniele alla sua età?
Le sue idee sono antiquate.
E poi, è un ebreo.
Katu, noi siamo tolleranti
con tutti i popoli.
- Sì, certo. Quello che intendevo…
- Daniele, stiamo proprio parlando di te.
Avevi ragione.
C’è stata una rivolta a Susa.
Richiedono un nuovo satrapo,
uno che non li derubi.
- Ma mio signore, di certo non penserai…
- Basta così!
Ho inviato i miei ispettori,
uomini di cui mi fido!
Daniele, ti sei distinto
fra gli alti funzionari.
Immagina cosa potrei fare
se tu fossi il mio primo ministro.
Forse potremmo parlare con il re.
Non servirebbe a niente, a niente.
Daniele lo sta manipolando.
Dobbiamo trovare contro Daniele un’accusa
che Dario non possa ignorare.
Ma non è mai stato accusato di nulla.
Non ancora.
Fate una ricerca nelle nostre leggi,
qualche violazione dev’esserci stata.
Tu, parla con mercanti,
ispettori, funzionari,
con chiunque possa
muovere un’accusa contro di lui.
Assicura a chi lo accusa
che verrà generosamente ricompensato.
Abbiamo ancora gli archivi babilonesi.
Cerchiamo qualsiasi scandalo
in cui possa essere stato coinvolto.
Non c’è assolutamente niente
negli archivi.
Trovato niente?
Non manca neppure un siclo d’argento.
Anzi quando c’è di mezzo Daniele,
corruzione e perdite diminuiscono.
Continuate a cercare.
Nessuno sarà disposto
a parlare contro di lui.
Gli vogliono tutti bene,
e ha la fiducia del re.
Di solito i mercanti stranieri
vengono ignorati
quando subiscono un furto.
Invece Daniele li difende
e si mette a indagare.
Si assicura che i ladri
restituiscano quanto rubato.
Perfino i suoi amici sono inattaccabili.
Una volta Nabucodonosor proibì a chiunque
di parlare contro il loro Dio.
A quanto pare, questo “Geova” li salvò
dalla fornace in cui erano stati gettati
quando si rifiutarono
di adorare un dio babilonese.
Gli ebrei non adorano altri dèi?
Così sembrerebbe.
Credo che tu abbia risolto il problema.
Katu, Otanes, che richiesta volete farmi?
O re Dario, possa tu vivere per sempre.
Questa Babilonia di cui tu sei re
è potente ma variegata.
Ci sono babilonesi, egiziani,
greci e altri, molti altri.
Sì, Otanes, so già queste cose.
Tu sei il re legittimo,
ma sei straniero e sei qui da poco.
Il popolo deve abituarsi,
o il regno potrebbe diventare instabile.
Cosa proponete?
Tutti i funzionari del regno,
i prefetti, i satrapi,
gli alti funzionari reali e i governatori
si sono consultati tra di loro
perché sia emanato un decreto reale
e imposto un divieto.
Per un periodo di 30 giorni,
chiunque rivolgerà una richiesta
a qualsiasi dio o uomo
all’infuori di te, o re,
dovrà essere gettato
nella fossa dei leoni.
Dobbiamo fermare le rivolte.
Guarda cos’è successo a Susa.
Ora, o re, emana il decreto e firmalo,
perché non possa essere cambiato,
secondo la legge dei medi e dei persiani,
che è irrevocabile.
In questo momento l’impero sta godendo
di pace e prosperità come mai prima.
I recenti disordini
che si sono verificati a Susa,
insieme a episodi simili
per mano di piccoli gruppi di sovversivi,
cercano di minacciare
il nostro stile di vita,
uno stile di vita
a cui non rinunceremo mai.
In onore della gloriosa libertà
generosamente garantita dall’impero
e come simbolo della sua sovranità,
io, Dario il medo, emano questo decreto:
chiunque, per un periodo di 30 giorni,
rivolgerà una richiesta a qualsiasi dio
o uomo all’infuori del re,
dovrà essere gettato
nella fossa dei leoni.
Non starai andando a casa
a pregare, vero?
Azarel, tu mi conosci,
e così anche i miei nemici.
Io prego alla mia finestra
3 volte al giorno, ogni giorno.
Se dessi anche solo l’impressione
di fare compromessi,
cosa si direbbe di me?
Si direbbe che hai smesso di pregare.
O anche peggio,
che ho rinunciato alla mia fede
in cambio della mia vita.
Io conosco Geova.
E se confido in lui,
mi ricompenserà.
Non so come lo farà,
ma lo farà.
Pregate miei cari che io rimanga fedele,
che tutti noi rimaniamo fedeli,
a prescindere da quello che accadrà.
Questo è per te.
È pronto!
“È Geova la mia luce e salvezza”.
Non temerò.
‘Ascoltami, o Geova,
ascoltami quando ti invoco;
mostrami favore
e rispondimi’.
‘O Geova, io ricercherò la tua faccia’.
Perché “tu sei il mio aiuto.
Non lasciarmi, non abbandonarmi,
mio Dio di salvezza”.
O re, possa tu vivere per sempre.
Non hai firmato un divieto
in base al quale,
per un periodo di 30 giorni,
chiunque rivolgerà una richiesta
a qualsiasi dio o uomo
all’infuori di te, o re,
dovrà essere gettato
nella fossa dei leoni?
Sì, la cosa è ben stabilita
secondo la legge dei medi e dei persiani.
Perché me lo chiedete?
Daniele,
che è uno degli esiliati di Giuda,
non ha mostrato rispetto né per te, o re,
né per il divieto che hai firmato.
Ma continua a pregare 3 volte al giorno.
Daniele?
Non può essere vero.
Siete sicuri?
Non prova nemmeno a negarlo.
Ci sono dei testimoni?
 Noi 5, mio signore.
Noi possiamo testimoniare.
Ma è vecchio.
Si rende conto di quello che fa?
Come alto funzionario, deve sapere
cosa significa ubbidire al re.
Lasciatemi solo.
- Ma come? Non arrestiamo Daniele?
- Lasciate che me ne occupi io!
Daniele riceverà una punizione esemplare.
Lo rimuoverò dal suo incarico
e lo espellerò dalla città
domani mattina.
Mio signore…
Tutti sapranno
che le nostre leggi vanno rispettate.
Ma la legge in realtà dice
che chi viene accusato
deve essere gettato
nella fossa dei leoni, mio signore.
So dove volete arrivare!
Non vi vergognate?
Secondo la legge dei medi e dei persiani
nessun divieto o decreto emanato dal re
può essere cambiato.
Vogliamo soltanto che al re
venga dato l’onore che gli spetta.
Vogliamo soltanto questo.
Portatelo alla fossa.
Il tuo Dio,
che servi con costanza, ti libererà.
Togliete la pietra!
Daniele?
Daniele?
O re, possa tu vivere per sempre!
È vivo!
Tiratelo fuori!
Il mio Dio ha mandato il suo angelo
e ha chiuso la bocca dei leoni,
che non mi hanno fatto del male,
perché sono stato trovato innocente
davanti a lui;
e innocente anche
nei tuoi confronti, o re.
L’Armenia è mia.
Daniele non ne ha saputo approfittare.
I loro straordinari cavalli
andranno al nostro esercito,
e qualcuno anche a me.
Va bene, tu prendi l’Armenia.
Io ho adocchiato la Battriana
e i suoi tesori.
Ma perché dividervi adesso
i territori di Daniele?
Controllate sul retro!
Ma che state facendo?
Siete in arresto
per aver tramato contro il re Dario!
Il re ha ordinato
di arrestare Daniele, non noi.
Daniele è stato arrestato
e tirato fuori dalla fossa
questa mattina.
Del tutto illeso.
Non può essere!
Forse i leoni avevano già mangiato.
O forse sono malati.
I leoni sono malati?
I leoni non hanno fame?
Nella fossa insieme alle loro famiglie,
così vedremo se è vero.
- No!
- No!
Pietà!
No! Ti prego!
- No!
- No!
Ti sono sempre stato fedele!
- No, Dario!
- Non lo fare!
Pietà!
No!
Emano l’ordine che,
in ogni territorio del mio regno,
si tremi per il timore
davanti all’Iddio di Daniele.
Egli è l’Iddio vivente
e rimane per sempre.
Il suo regno non sarà mai distrutto.
“Egli libera,
salva e compie segni e prodigi
sia nei cieli che sulla terra;
ha infatti liberato Daniele
dalle grinfie dei leoni”.
È stato Dario a scriverlo?
Lo sta inviando a tutti i suoi sudditi.
Eravamo così preoccupati.
Hai avuto paura?
Ho avuto tanta paura,
ma Geova ci aiuta
quando siamo spaventati.
Loro hanno paura di andare a Gerusalemme.
Efer!
Stiamo ancora valutando.
Ma tu? Tornerai a casa?
Il re ha detto
che possiamo andare tutti, sai.
Mi piacerebbe tanto,
ma...
...penso sia troppo tardi per me.
E allora non vado neanch’io.
Oh no, no, non piangere.
Vedrai una città
migliore di quella che ho lasciato io.
Vedrai adempiersi le profezie,
vedrai una città
dove tutti adorano Geova
e un tempio nuovo,
l’edificio più bello del mondo.
Cerca di stare sempre vicino a Geova.
Vedrai che lui ti benedirà.
“Una cosa
ho chiesto a Geova […]
che io possa dimorare
nella casa di Geova
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare
quanto è meraviglioso Geova
e guardare
con apprezzamento
il suo tempio”.
Daniele, devi riposare un po’.
Daniele, uomo molto prezioso.
Sono stato mandato da te.
Non aver timore, Daniele.
Sei stato ascoltato sin dal primo giorno
in cui con tutto il cuore
hai cercato di capire
e ti sei umiliato davanti al tuo Dio.
Sono venuto per farti comprendere
ciò che accadrà al tuo popolo
nella parte finale dei giorni.
Non ho energie.
Mi manca il respiro.
Non aver timore, uomo molto prezioso.
Abbi pace.
Sii forte.
Sii forte!
Parla, mio signore,
perché mi hai rafforzato.
Ti dichiarerò le cose riportate
negli scritti di verità:
“Ecco, altri tre re sorgeranno in Persia,
e il quarto ammasserà più ricchezze
di tutti gli altri”.
Mio signore,
quale sarà il risultato di queste cose?
Felice chi rimane in attesa, Daniele.
Va’ avanti sino alla fine.
Riposerai, ma sorgerai per ricevere
la tua parte alla fine dei giorni.
Ma se mangiamo questi cibi,
disubbidiamo al nostro Dio.
Tu temi il tuo Dio?
Sì, lo temo.
Le interpretazioni
appartengono al mio Dio, Geova.
Io so che lui lo rivelerà a me.
Geova non vede l’ora
di soddisfare le necessità
del suo popolo.
Io conosco Geova.
E se confido in lui,
mi ricompenserà.
Non so come lo farà,
ma lo farà.


-