00:00:01
C’è un solo Gheazi
di cui si parla nella Bibbia.00:00:04
00:00:04
È proprio l’uomo a cui state pensando,
il servitore di Eliseo.00:00:08
00:00:09
Gheazi aveva ricevuto qualcosa di speciale,00:00:11
00:00:11
era stato addestrato
dal profeta di Dio, Eliseo.00:00:15
00:00:15
E più le persone conoscevano Eliseo,
più lo stimavano,00:00:20
00:00:20
più Gheazi
riceveva a sua volta delle attenzioni,00:00:23
00:00:23
perché era l’assistente personale
di un profeta.00:00:26
00:00:27
Quindi a Gheazi
venivano mostrati onore e ospitalità00:00:30
00:00:31
non tanto per chi fosse,
piuttosto per chi accompagnava.00:00:35
00:00:36
Dalla descrizione della Bibbia
capiamo che all’inizio00:00:39
00:00:39
Gheazi era un uomo leale, onesto
e che aveva empatia.00:00:44
00:00:44
Ma il racconto riportato in 2 Re
rivela un lato nascosto di lui,00:00:49
00:00:50
un lato che fa pensare
esistano quasi due Gheazi diversi.00:00:55
00:00:56
Cosa intendiamo dire?00:00:57
00:00:58
Cosa impariamo?
Quali lezioni vogliamo che ricordiate?00:01:01
00:01:01
Vediamolo insieme.00:01:02
00:01:04
Ci viene presentato Gheazi
al capitolo 4 del libro di 2 Re,00:01:08
00:01:09
quando una donna sunamita benestante00:01:11
00:01:12
mostrò una straordinaria ospitalità a Eliseo,00:01:15
00:01:15
provvedendogli da mangiare
e un alloggio in cui stare comodo.00:01:19
00:01:19
Iniziamo allora a leggere
da quando Eliseo espresse la sua gratitudine00:01:24
00:01:25
per tutto quello che di buono
aveva fatto per lui la donna sunamita.00:01:29
00:01:30
Prendiamo 2 Re 4:13.00:01:34
00:01:35
Qui si legge: “Poi Eliseo disse a Gheazi:00:01:39
00:01:40
‘Ti prego, dille [cioè alla sunamita]:00:01:42
00:01:43
“Ti sei scomodata così tanto per noi00:01:45
00:01:46
[quindi anche Gheazi ne aveva beneficiato].00:01:49
00:01:49
Cosa si può fare per te?00:01:51
00:01:52
Vuoi che parli per te al re
o al capo dell’esercito?”’00:01:57
00:01:57
Ma lei rispose:
‘No, vivo tranquilla fra la mia gente’”.00:02:02
00:02:03
In altre parole: “Sto bene, è tutto a posto.00:02:07
00:02:07
Ho già tutto quello di cui ho bisogno.00:02:09
00:02:09
Economicamente non abbiamo problemi.
E poi ho un bravo marito.00:02:13
00:02:14
Sto bene”.00:02:15
00:02:17
E qui Gheazi, al versetto 14,00:02:21
00:02:21
nota un dettaglio importante
che non doveva essere trascurato.00:02:25
00:02:25
Si sofferma sull’unica cosa
che mancava a quella donna benestante.00:02:29
00:02:29
E così lo fa sapere anche a Eliseo.00:02:31
00:02:31
Versetto 14, dice: “Beh, non ha un figlio”.00:02:36
00:02:38
Perciò a quanto pare
quella coppia non poteva avere figli.00:02:42
00:02:43
Era così.00:02:44
00:02:44
Notando quel dettaglio00:02:46
00:02:46
Gheazi dimostra di avere discernimento,
empatia.00:02:50
00:02:50
Ci voleva interesse,
saper comprendere le difficoltà degli altri.00:02:54
00:02:55
Gheazi non era concentrato su sé stesso,
ma sulle altre persone.00:02:59
00:03:00
Evidentemente era generoso, voleva aiutare.00:03:03
00:03:04
Davvero bravo, Gheazi.00:03:06
00:03:06
E sembra che Gheazi
avesse anche una grande fede,00:03:09
00:03:10
perché pensò che Eliseo
sarebbe stato in grado di fare qualcosa00:03:13
00:03:13
per quella coppia.00:03:14
00:03:15
Eliseo seguì il buon suggerimento di Gheazi00:03:18
00:03:18
e così, al versetto 16, disse alla donna:00:03:22
00:03:22
“L’anno prossimo, in questo stesso periodo,
avrai tra le braccia un figlio”.00:03:27
00:03:28
Un desiderio
che quella donna non avrebbe mai pensato00:03:31
00:03:31
si potesse realizzare.00:03:33
00:03:33
E invece, di lì a un anno,00:03:35
00:03:35
Geova concesse a quella coppia
un figlio maschio.00:03:38
00:03:39
Ecco la lezione per voi,
la lezione da ricordare.00:03:42
00:03:43
Potrete essere usati da Dio00:03:44
00:03:44
anche quando non avrete un incarico
di responsabilità.00:03:48
00:03:48
Capiterà che a volte
possiate dare un vostro suggerimento,00:03:52
00:03:52
ma poi sarà il vostro sorvegliante
a ricevere il merito di quella bella idea.00:03:56
00:03:56
Capita.
Cosa farete?00:03:58
00:04:00
Non restateci male,00:04:01
00:04:02
piuttosto siate soddisfatti di sapere
che Geova ha benedetto la vostra idea.00:04:06
00:04:06
Provate a chiedervi:00:04:08
00:04:08
“Sto usando la mia formazione
e il mio discernimento00:04:11
00:04:11
per servire gli altri
o per ricevere le attenzioni degli altri?”00:04:16
00:04:19
Torniamo al racconto della donna sunamita
che stiamo analizzando.00:04:23
00:04:23
Passano alcuni anni e il bambino muore.00:04:27
00:04:27
In questo momento così tragico della sua vita,00:04:31
00:04:31
la donna sunamita va alla ricerca di Eliseo,00:04:34
00:04:35
va a chiedere aiuto a Eliseo.00:04:36
00:04:37
È a pezzi, è disperata.00:04:39
00:04:39
E quando arriva dal profeta
si getta ai suoi piedi.00:04:42
00:04:43
Ed è a questo punto
che si iniziano a intravedere00:04:47
00:04:48
i primi tratti dell’altro Gheazi.00:04:52
00:04:53
Capitolo 4, versetto 27.00:04:56
00:04:57
Dopo che la donna si è buttata a terra
ai piedi di Eliseo00:05:00
00:05:00
ed è lì in lacrime, inconsolabile,
Gheazi si avvicinò per fare cosa?00:05:05
00:05:05
Per consolarla?
No, Gheazi voleva respingerla.00:05:09
00:05:10
“Per respingerla”.00:05:11
00:05:12
Ma Gheazi, non hai davanti una sconosciuta,
è una vostra cara amica!00:05:17
00:05:17
Per anni ha mostrato a te e a Eliseo
un’incredibile ospitalità.00:05:20
00:05:21
È stata gentile con voi.00:05:22
00:05:23
Adesso ha un disperato bisogno d’aiuto.
Si è gettata a terra ai piedi di Eliseo.00:05:27
00:05:27
E tu vuoi davvero respingerla?00:05:29
00:05:30
Sarà che Gheazi pensò00:05:31
00:05:31
che Eliseo fosse troppo importante
per stare ad ascoltarla?00:05:35
00:05:35
Eppure Eliseo non la trattò con indifferenza.00:05:38
00:05:39
Al versetto 26, infatti, Eliseo dice a Gheazi
di andare incontro alla donna00:05:44
00:05:44
per chiederle se andava tutto bene a casa,
se il bambino stava bene.00:05:49
00:05:49
Però è interessante
il modo in cui lei risponde a Gheazi.00:05:55
00:05:55
“Tutto bene”, dice.00:05:57
00:05:57
Aveva forse l’impressione che quello
non fosse più il Gheazi che conosceva?00:06:02
00:06:03
Cosa era successo?00:06:05
00:06:05
Cosa era successo all’empatia,
al discernimento di Gheazi?00:06:08
00:06:08
Dov’erano finiti?00:06:10
00:06:10
Aveva perso la sua fede?00:06:12
00:06:12
Pensava di meritare qualcosa,
qualcosa di più?00:06:15
00:06:16
Il tempo passava
e il suo incarico non lo entusiasmava più?00:06:19
00:06:19
La routine iniziava a pesargli?00:06:21
00:06:22
Forse non sopportava più
la personalità di Eliseo00:06:25
00:06:25
o i suoi difetti a cui assisteva ogni giorno?00:06:29
00:06:29
Gli davano fastidio?00:06:30
00:06:31
È possibile.00:06:32
00:06:32
Ambiva a maggiori responsabilità?
Si era stancato di essere solo un servitore?00:06:37
00:06:38
Comunque sia,
sappiamo che a un certo punto00:06:42
00:06:42
qualcosa dentro di lui iniziò a cambiare.00:06:45
00:06:46
Il Gheazi che per tanto tempo
aveva servito fedelmente Eliseo00:06:50
00:06:50
stava ormai sparendo00:06:51
00:06:52
per lasciare il posto
a un Gheazi del tutto diverso.00:06:55
00:06:56
Quindi ecco la lezione.00:06:59
00:06:59
Quando la posizione
diventa più importante del servizio00:07:03
00:07:04
il cuore è già in pericolo.00:07:06
00:07:06
Un privilegio, un titolo00:07:08
00:07:08
non significano nulla
se non avete compassione.00:07:12
00:07:13
“Vedo chi mi chiede aiuto come una seccatura00:07:16
00:07:16
o come un prezioso servitore di Geova?”00:07:21
00:07:24
Se fin qui il capitolo 4
fa sorgere dei dubbi su Gheazi,00:07:28
00:07:29
il capitolo 5 lo smaschera completamente,00:07:33
00:07:36
gli dà il colpo di grazia.00:07:38
00:07:40
Al versetto 20 del capitolo 5,00:07:43
00:07:43
Gheazi definisce Naaman “questo siro”.00:07:46
00:07:47
“Questo siro”?00:07:48
00:07:49
Disprezza un uomo di un’altra etnia00:07:51
00:07:52
e pensa che non ci sia niente di male
ad approfittarsi di lui.00:07:56
00:07:56
E poi manipola Naaman00:07:58
00:07:58
per convincerlo a dargli il dono
che invece Eliseo aveva già rifiutato.00:08:02
00:08:02
Passa dall’essere una persona che dà
a una che prende.00:08:07
00:08:08
È triste, ma non è tutto.00:08:10
00:08:12
Il versetto 25 dice che mente a Eliseo.00:08:16
00:08:16
Quando Eliseo gli chiede:
“Da dove vieni, Gheazi?”00:08:19
00:08:19
Lui risponde: “Il tuo servitore
non è andato da nessuna parte”.00:08:22
00:08:23
Gheazi, ma sei diventato matto?00:08:26
00:08:27
Ma insomma, come ti viene in mente
di mentire a un profeta di Dio?00:08:31
00:08:31
Dovresti saperlo che grazie a Geova
può vedere anche le cose nascoste.00:08:36
00:08:36
Può compiere miracoli.00:08:38
00:08:38
Lo spirito di Dio è su di lui,
è un profeta di Geova00:08:41
00:08:42
e tu gli racconti una bugia?00:08:44
00:08:45
Sapere tutto questo
rende incredibile pensare00:08:47
00:08:47
che Gheazi credesse di poterlo ingannare.00:08:50
00:08:50
E si va così da Gheazi il leale
a Gheazi il bugiardo.00:08:55
00:08:55
Da chi dà a chi prende,
da leale a bugiardo.00:08:59
00:09:00
Com’è andata a finire
questa seconda versione di Gheazi?00:09:04
00:09:05
Al versetto 27 Eliseo gli dice:00:09:09
00:09:09
“La lebbra di Naaman00:09:11
00:09:12
si attaccherà dunque a te
e ai tuoi discendenti per sempre!”00:09:16
00:09:17
In altre parole,
Geova gli stava dicendo: “Vuoi i suoi soldi?00:09:21
00:09:21
Prenditi anche la sua malattia”.00:09:23
00:09:24
Che tristezza!00:09:25
00:09:26
Com’è triste che ora Gheazi il servitore
sia Gheazi il lebbroso!00:09:31
00:09:32
Ma per quale motivo
stiamo parlando di Gheazi con voi00:09:35
00:09:35
che siete servitori di Geova maturi,
fedeli e leali?00:09:38
00:09:39
Chiariamolo subito, eliminiamo ogni dubbio.00:09:41
00:09:41
Non è certo perché
vediamo in voi qualche traccia00:09:44
00:09:44
delle caratteristiche negative di Gheazi.00:09:46
00:09:48
Anzi, è tutto l’opposto.00:09:49
00:09:49
Avete sempre studiato la Parola di Dio
in modo diligente.00:09:53
00:09:53
Siete stati studenti leali.00:09:55
00:09:55
Ogni giorno arrivavate in classe
ben preparati per le lezioni.00:09:58
00:09:58
In modo straordinario
avete mostrato gentilezza e amore,00:10:03
00:10:03
e lealtà a Geova e alla sua organizzazione.00:10:06
00:10:07
Ma anche se è così,00:10:08
00:10:09
ve ne parliamo perché vi vogliamo bene.00:10:12
00:10:13
Vogliamo assicurarci00:10:14
00:10:14
che a nessuno di voi accada mai
quello che è accaduto a Gheazi.00:10:18
00:10:18
Questo è il motivo.00:10:20
00:10:22
La storia di Gheazi fa capire a tutti noi
cosa potrebbe succedere00:10:26
00:10:27
anche quando siamo molto impegnati
nel servizio che rendiamo a Geova.00:10:32
00:10:32
State attenti,
non fate gli stessi errori di quest’uomo00:10:36
00:10:36
che prese una brutta piega00:10:38
00:10:38
nonostante avesse ancora un incarico
straordinario al fianco di un profeta.00:10:43
00:10:44
Gheazi aveva un incarico
nel cuore dell’organizzazione,00:10:47
00:10:48
ma nel suo cuore
questo incarico non aveva più valore.00:10:51
00:10:52
La lezione?00:10:53
00:10:54
Il rischio più grande di avere un privilegio
è dimenticarne il valore.00:10:59
00:11:02
Cercate di essere come il primo Gheazi,
quello di cui ci si poteva fidare.00:11:07
00:11:07
Vi ritroverete a svolgere molti compiti.00:11:10
00:11:10
Forse alcuni saranno noiosi,
a volte perfino ripetitivi.00:11:14
00:11:14
E va bene, non è un problema,00:11:17
00:11:17
perché è nell’ombra
che prende vita la fedeltà.00:11:21
00:11:22
L’integrità è provata
quando nessuno applaude.00:11:26
00:11:27
Non cercate di brillare sotto i riflettori,00:11:30
00:11:30
brillate piuttosto agli occhi di Geova
dovunque la vita vi porti.00:11:35
00:11:35
E siate certi che Geova
sarà sempre pronto a darvi il suo amore00:11:39
00:11:39
e a ricompensarvi,00:11:40
00:11:41
a patto che ricordiate
quello che avete imparato dai due Gheazi.00:11:45
Mark Noumair. I due Gheazi | Conferimento dei diplomi della 158ª classe di Galaad
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Mark Noumair. I due Gheazi | Conferimento dei diplomi della 158ª classe di Galaad
C’è un solo Gheazi
di cui si parla nella Bibbia.
È proprio l’uomo a cui state pensando,
il servitore di Eliseo.
Gheazi aveva ricevuto qualcosa di speciale,
era stato addestrato
dal profeta di Dio, Eliseo.
E più le persone conoscevano Eliseo,
più lo stimavano,
più Gheazi
riceveva a sua volta delle attenzioni,
perché era l’assistente personale
di un profeta.
Quindi a Gheazi
venivano mostrati onore e ospitalità
non tanto per chi fosse,
piuttosto per chi accompagnava.
Dalla descrizione della Bibbia
capiamo che all’inizio
Gheazi era un uomo leale, onesto
e che aveva empatia.
Ma il racconto riportato in 2 Re
rivela un lato nascosto di lui,
un lato che fa pensare
esistano quasi due Gheazi diversi.
Cosa intendiamo dire?
Cosa impariamo?
Quali lezioni vogliamo che ricordiate?
Vediamolo insieme.
Ci viene presentato Gheazi
al capitolo 4 del libro di 2 Re,
quando una donna sunamita benestante
mostrò una straordinaria ospitalità a Eliseo,
provvedendogli da mangiare
e un alloggio in cui stare comodo.
Iniziamo allora a leggere
da quando Eliseo espresse la sua gratitudine
per tutto quello che di buono
aveva fatto per lui la donna sunamita.
Prendiamo 2 Re 4:13.
Qui si legge: “Poi Eliseo disse a Gheazi:
‘Ti prego, dille [cioè alla sunamita]:
“Ti sei scomodata così tanto per noi
[quindi anche Gheazi ne aveva beneficiato].
Cosa si può fare per te?
Vuoi che parli per te al re
o al capo dell’esercito?”’
Ma lei rispose:
‘No, vivo tranquilla fra la mia gente’”.
In altre parole: “Sto bene, è tutto a posto.
Ho già tutto quello di cui ho bisogno.
Economicamente non abbiamo problemi.
E poi ho un bravo marito.
Sto bene”.
E qui Gheazi, al versetto 14,
nota un dettaglio importante
che non doveva essere trascurato.
Si sofferma sull’unica cosa
che mancava a quella donna benestante.
E così lo fa sapere anche a Eliseo.
Versetto 14, dice: “Beh, non ha un figlio”.
Perciò a quanto pare
quella coppia non poteva avere figli.
Era così.
Notando quel dettaglio
Gheazi dimostra di avere discernimento,
empatia.
Ci voleva interesse,
saper comprendere le difficoltà degli altri.
Gheazi non era concentrato su sé stesso,
ma sulle altre persone.
Evidentemente era generoso, voleva aiutare.
Davvero bravo, Gheazi.
E sembra che Gheazi
avesse anche una grande fede,
perché pensò che Eliseo
sarebbe stato in grado di fare qualcosa
per quella coppia.
Eliseo seguì il buon suggerimento di Gheazi
e così, al versetto 16, disse alla donna:
“L’anno prossimo, in questo stesso periodo,
avrai tra le braccia un figlio”.
Un desiderio
che quella donna non avrebbe mai pensato
si potesse realizzare.
E invece, di lì a un anno,
Geova concesse a quella coppia
un figlio maschio.
Ecco la lezione per voi,
la lezione da ricordare.
Potrete essere usati da Dio
anche quando non avrete un incarico
di responsabilità.
Capiterà che a volte
possiate dare un vostro suggerimento,
ma poi sarà il vostro sorvegliante
a ricevere il merito di quella bella idea.
Capita.
Cosa farete?
Non restateci male,
piuttosto siate soddisfatti di sapere
che Geova ha benedetto la vostra idea.
Provate a chiedervi:
“Sto usando la mia formazione
e il mio discernimento
per servire gli altri
o per ricevere le attenzioni degli altri?”
Torniamo al racconto della donna sunamita
che stiamo analizzando.
Passano alcuni anni e il bambino muore.
In questo momento così tragico della sua vita,
la donna sunamita va alla ricerca di Eliseo,
va a chiedere aiuto a Eliseo.
È a pezzi, è disperata.
E quando arriva dal profeta
si getta ai suoi piedi.
Ed è a questo punto
che si iniziano a intravedere
i primi tratti dell’altro Gheazi.
Capitolo 4, versetto 27.
Dopo che la donna si è buttata a terra
ai piedi di Eliseo
ed è lì in lacrime, inconsolabile,
Gheazi si avvicinò per fare cosa?
Per consolarla?
No, Gheazi voleva respingerla.
“Per respingerla”.
Ma Gheazi, non hai davanti una sconosciuta,
è una vostra cara amica!
Per anni ha mostrato a te e a Eliseo
un’incredibile ospitalità.
È stata gentile con voi.
Adesso ha un disperato bisogno d’aiuto.
Si è gettata a terra ai piedi di Eliseo.
E tu vuoi davvero respingerla?
Sarà che Gheazi pensò
che Eliseo fosse troppo importante
per stare ad ascoltarla?
Eppure Eliseo non la trattò con indifferenza.
Al versetto 26, infatti, Eliseo dice a Gheazi
di andare incontro alla donna
per chiederle se andava tutto bene a casa,
se il bambino stava bene.
Però è interessante
il modo in cui lei risponde a Gheazi.
“Tutto bene”, dice.
Aveva forse l’impressione che quello
non fosse più il Gheazi che conosceva?
Cosa era successo?
Cosa era successo all’empatia,
al discernimento di Gheazi?
Dov’erano finiti?
Aveva perso la sua fede?
Pensava di meritare qualcosa,
qualcosa di più?
Il tempo passava
e il suo incarico non lo entusiasmava più?
La routine iniziava a pesargli?
Forse non sopportava più
la personalità di Eliseo
o i suoi difetti a cui assisteva ogni giorno?
Gli davano fastidio?
È possibile.
Ambiva a maggiori responsabilità?
Si era stancato di essere solo un servitore?
Comunque sia,
sappiamo che a un certo punto
qualcosa dentro di lui iniziò a cambiare.
Il Gheazi che per tanto tempo
aveva servito fedelmente Eliseo
stava ormai sparendo
per lasciare il posto
a un Gheazi del tutto diverso.
Quindi ecco la lezione.
Quando la posizione
diventa più importante del servizio
il cuore è già in pericolo.
Un privilegio, un titolo
non significano nulla
se non avete compassione.
“Vedo chi mi chiede aiuto come una seccatura
o come un prezioso servitore di Geova?”
Se fin qui il capitolo 4
fa sorgere dei dubbi su Gheazi,
il capitolo 5 lo smaschera completamente,
gli dà il colpo di grazia.
Al versetto 20 del capitolo 5,
Gheazi definisce Naaman “questo siro”.
“Questo siro”?
Disprezza un uomo di un’altra etnia
e pensa che non ci sia niente di male
ad approfittarsi di lui.
E poi manipola Naaman
per convincerlo a dargli il dono
che invece Eliseo aveva già rifiutato.
Passa dall’essere una persona che dà
a una che prende.
È triste, ma non è tutto.
Il versetto 25 dice che mente a Eliseo.
Quando Eliseo gli chiede:
“Da dove vieni, Gheazi?”
Lui risponde: “Il tuo servitore
non è andato da nessuna parte”.
Gheazi, ma sei diventato matto?
Ma insomma, come ti viene in mente
di mentire a un profeta di Dio?
Dovresti saperlo che grazie a Geova
può vedere anche le cose nascoste.
Può compiere miracoli.
Lo spirito di Dio è su di lui,
è un profeta di Geova
e tu gli racconti una bugia?
Sapere tutto questo
rende incredibile pensare
che Gheazi credesse di poterlo ingannare.
E si va così da Gheazi il leale
a Gheazi il bugiardo.
Da chi dà a chi prende,
da leale a bugiardo.
Com’è andata a finire
questa seconda versione di Gheazi?
Al versetto 27 Eliseo gli dice:
“La lebbra di Naaman
si attaccherà dunque a te
e ai tuoi discendenti per sempre!”
In altre parole,
Geova gli stava dicendo: “Vuoi i suoi soldi?
Prenditi anche la sua malattia”.
Che tristezza!
Com’è triste che ora Gheazi il servitore
sia Gheazi il lebbroso!
Ma per quale motivo
stiamo parlando di Gheazi con voi
che siete servitori di Geova maturi,
fedeli e leali?
Chiariamolo subito, eliminiamo ogni dubbio.
Non è certo perché
vediamo in voi qualche traccia
delle caratteristiche negative di Gheazi.
Anzi, è tutto l’opposto.
Avete sempre studiato la Parola di Dio
in modo diligente.
Siete stati studenti leali.
Ogni giorno arrivavate in classe
ben preparati per le lezioni.
In modo straordinario
avete mostrato gentilezza e amore,
e lealtà a Geova e alla sua organizzazione.
Ma anche se è così,
ve ne parliamo perché vi vogliamo bene.
Vogliamo assicurarci
che a nessuno di voi accada mai
quello che è accaduto a Gheazi.
Questo è il motivo.
La storia di Gheazi fa capire a tutti noi
cosa potrebbe succedere
anche quando siamo molto impegnati
nel servizio che rendiamo a Geova.
State attenti,
non fate gli stessi errori di quest’uomo
che prese una brutta piega
nonostante avesse ancora un incarico
straordinario al fianco di un profeta.
Gheazi aveva un incarico
nel cuore dell’organizzazione,
ma nel suo cuore
questo incarico non aveva più valore.
La lezione?
Il rischio più grande di avere un privilegio
è dimenticarne il valore.
Cercate di essere come il primo Gheazi,
quello di cui ci si poteva fidare.
Vi ritroverete a svolgere molti compiti.
Forse alcuni saranno noiosi,
a volte perfino ripetitivi.
E va bene, non è un problema,
perché è nell’ombra
che prende vita la fedeltà.
L’integrità è provata
quando nessuno applaude.
Non cercate di brillare sotto i riflettori,
brillate piuttosto agli occhi di Geova
dovunque la vita vi porti.
E siate certi che Geova
sarà sempre pronto a darvi il suo amore
e a ricompensarvi,
a patto che ricordiate
quello che avete imparato dai due Gheazi.
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