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Introduzione a Esodo

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Introduzione al libro di Esodo
Esodo fu scritto da Mosè
nel deserto del Sinai
nel 1512 a.E.V.,
un anno dopo che gli israeliti
avevano lasciato l’Egitto.
Il libro abbraccia un periodo
di 145 anni,
dalla morte di Giuseppe
nel 1657 a.E.V.
alla costruzione del tabernacolo
nel 1512 a.E.V.
Esodo narra come Geova liberò
gli israeliti dalla schiavitù in Egitto,
come li organizzò
per farli diventare una nazione
e come insegnò loro
ad adorarlo nel modo dovuto.
Esodo contiene 40 capitoli.
Nel capitolo 1
leggiamo che il numero degli israeliti
è cresciuto a un ritmo straordinario,
tanto da indurre il faraone
a sottoporli a una gravosa schiavitù.
I capitoli da 2 a 4
riferiscono fatti relativi
alla nascita di Mosè,
alla sua adozione
da parte della figlia del faraone
e alla sua fuga nel paese di Madian
dopo che ha ucciso un egiziano
che stava colpendo un ebreo.
Molti anni dopo,
Geova incarica Mosè
di condurre gli israeliti
fuori dall’Egitto.
Nei capitoli da 7 a 10
Mosè, avvalendosi di suo fratello Aronne
come portavoce,
dice più volte al faraone
di mandare via Israele,
ma il faraone si rifiuta.
Geova risponde
mandando sull’Egitto 10 piaghe.
Ad esempio, l’acqua del Nilo
si trasforma in sangue,
il paese viene invaso dalle rane,
e uomini e animali si ricoprono
di foruncoli purulenti.
Nel capitolo 12
Dio istituisce la Pasqua.
Manda inoltre la decima e ultima piaga:
la morte dei primogeniti.
Il faraone, umiliato dalla morte
del suo stesso figlio,
non può fare altro
che lasciare andare gli israeliti.
Nel capitolo 13
Geova, servendosi di una colonna
di nuvola di giorno
e di una colonna di fuoco di notte,
guida il suo popolo verso la libertà.
Nei capitoli 14 e 15 il faraone
insegue stoltamente gli israeliti.
Geova però travolge lui e il suo esercito
nelle acque del Mar Rosso.
Allora Mosè e gli israeliti
innalzano a Geova un canto di vittoria.
Lo sapevate?
Tramite Mosè,
Geova disse al faraone:
“Per questo preciso motivo
ti ho tenuto in vita:
per mostrarti la mia potenza
e perché il mio nome sia dichiarato
in tutta la terra”.
Il nome di Dio
divenne davvero molto noto:
40 anni dopo, la gente di Canaan,
inclusa Raab di Gerico,
parlava ancora degli avvenimenti
accaduti al Mar Rosso.
Cosa ancora più importante,
l’umiliante fine del faraone
è un avvertimento per chiunque si ribelli
a Geova, incluso Satana.
Nel capitolo 16 Geova provvede
agli israeliti la manna,
che diventa il loro alimento principale
durante la loro peregrinazione
nel deserto.
Nel capitolo 19
Mosè sale sul monte Sinai.
Lì Dio promette che,
se gli israeliti gli ubbidiranno
scrupolosamente,
diventeranno per lui “un regno
di sacerdoti e una nazione santa”.
Nel capitolo 20 il popolo vede
e sente tuoni e lampi,
il suono di un corno
e fumo che sale dal monte Sinai
mentre Dio dà i Dieci Comandamenti.
Nel capitolo 24 Mosè legge al popolo
il libro del patto e il popolo risponde:
“Siamo pronti a fare
tutto quello che Geova ha detto”.
I capitoli da 25 a 40
si concentrano sul sacerdozio,
la costruzione del tabernacolo,
l’Arca del Patto, il candelabro
e altri arredi sacri.
I capitoli 28 e 29
descrivono le vesti sacerdotali
e l’insediamento dei sacerdoti.
Le vesti del sommo sacerdote
includono un efod e un turbante
con una lamina d’oro.
Sulla lamina sono incise le parole:
“La santità appartiene a Geova”.
Il capitolo 32 narra che,
mentre Mosè è sul monte Sinai,
il popolo fa un vitello d’oro
e lo adora con canti e danze.
Quando Mosè ritorna,
brucia quell’idolo nel fuoco
e lo riduce in polvere,
sparge la polvere sull’acqua
e la fa bere agli israeliti.
Nel capitolo 34 Mosè,
di nuovo sul monte Sinai,
sente Geova che dichiara
il Suo nome e le Sue qualità.
Il capitolo 40 dice che,
una volta completati i lavori,
il tabernacolo viene coperto
dalla colonna di nuvola
e si riempie della gloria di Dio.
Mentre leggete il libro di Esodo,
notate come Geova può umiliare
chi è orgoglioso e arrogante,
come impiega chi è umile e mite,
e come la liberazione di Israele
dall’Egitto
rafforza la nostra fede nella liberazione
che ci attende grazie al Regno di Dio.