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Introduzione al libro di Geremia
Geova impiegò il profeta Geremia
per scrivere uno dei libri più lunghi
della Bibbia.
Oltre a essere un libro profetico,
il libro di Geremia racconta
alcune esperienze vissute dal profeta
e ne descrive i sentimenti.
Prima che Geremia nascesse,
Geova rivolse particolare attenzione
a questo bambino
che sarebbe nato
in una famiglia sacerdotale.
Geremia diventò un ricercatore
e uno storico accurato.
Scrisse i libri di Primo e Secondo Re
e Lamentazioni.
Probabilmente aveva circa 25 anni
quando Geova lo scelse come profeta
nel 647 a.E.V.
Erano passati quasi 100 anni dalla caduta
del regno settentrionale d’Israele.
Era un periodo turbolento
in cui potenze rivali si contendevano
il controllo della regione.
Geremia servì come profeta
per circa 67 anni,
fino al 580 a.E.V.
Prestò servizio come profeta
durante il regno del buon re Giosia
e dei malvagi re Ioacaz, Ioiachim,
Ioiachin e Sedechia.
Geremia era profeta
da circa 40 anni quando, nel 607 a.E.V.,
Gerusalemme e il tempio furono distrutti
e gran parte dei superstiti
furono portati in esilio in Babilonia.
In seguito, Geremia fu portato in Egitto,
dove continuò a svolgere il suo incarico
di profeta di Geova.
Il libro di Geremia
fu completato nel 580 a.E.V.,
27 anni dopo la distruzione
di Gerusalemme.
Anche i profeti Naum, Abacuc,
Abdia ed Ezechiele
furono ispirati a scrivere
in quel periodo.
Un altro contemporaneo di Geremia
fu il profeta Daniele,
che però completò il suo libro
verso il 536 a.E.V.
Il libro di Geremia contiene 52 capitoli.
Gli avvenimenti
non sono scritti in ordine cronologico,
ma per argomento.
Nel primo capitolo Geova sceglie Geremia
come suo profeta
e lo incarica di portare
sia un messaggio di giudizio
che un messaggio di speranza.
Nei capitoli da 2 a 24
troviamo dei messaggi di condanna
che Geova rivolge
agli abitanti di Gerusalemme
a motivo della loro idolatria
e del loro comportamento violento.
Seguendo le istruzioni di Geova,
Geremia rompe una brocca di terracotta
per illustrare che Dio avrebbe punito
la nazione per la sua condotta errata.
I capitoli da 29 a 34
contengono un messaggio di conforto
per gli esiliati fedeli.
Geremia ribadisce la promessa di Geova
di far tornare gli ebrei a Gerusalemme
e di adempiere il patto
concluso con Davide
riguardo a un regno eterno
che avrebbe governato con giustizia
su tutta la terra.
Lo sapevate?
Esaminando il libro di Geremia
il profeta Daniele comprese
che la desolazione di Gerusalemme
sarebbe durata 70 anni
e che il popolo di Dio
stava per essere liberato.
Molti capitoli mostrano
come Geremia proclamò con coraggio
il messaggio di Geova
nonostante l’intensa persecuzione.
Nel capitolo 36 Geremia
detta al suo segretario, Baruc,
il messaggio di giudizio
che Geova rivolge al suo popolo
e a tutte le nazioni.
Quando questo messaggio
viene letto al re Ioiachim,
il re strappa il rotolo
e lo getta nel fuoco.
Ma Geova fa riscrivere a Geremia
le parole del rotolo.
Nel capitolo 38 il re Sedechia
consegna Geremia ai nemici,
che lo gettano in una cisterna fangosa.
Geremia viene poi salvato da Ebed-Melec,
un fedele adoratore di Geova.
Il libro di Geremia contiene
forti messaggi di giudizio
contro molte nazioni, tra cui Egitto,
Filistea, Moab,
Ammon, Edom e Babilonia.
Queste nazioni
furono condannate per la loro ostilità
verso il popolo di Dio.
Geremia descrive anche
gli ultimi giorni di Gerusalemme,
la distruzione della città
da parte dei babilonesi
e gli eventi successivi alla distruzione.
Mentre studiate il libro di Geremia,
osservate come Geova condannò i malvagi
ma diede speranza alle persone fedeli,
come Geremia svolse fedelmente
il suo incarico nonostante le difficoltà
e come Geova promise
di stabilire un Regno
che governerà con giustizia
su tutta la terra.

Introduzione a Geremia