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Introduzione a Daniele

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Introduzione al libro di Daniele
Daniele scrisse questo libro profetico
a Babilonia.
Fu portato a Babilonia,
probabilmente quando era adolescente,
insieme ad altri nobili e principi ebrei.
Daniele diventò un funzionario
del governo babilonese
e in seguito di quello medo-persiano.
Daniele inizia il suo libro
raccontando avvenimenti
che si verificarono
a partire dal 618 a.E.V.,
quando era ancora un ragazzo.
Completò il libro
probabilmente intorno al 536 a.E.V.
Abdia, Ezechiele e Geremia
furono contemporanei di Daniele.
Vissero in un periodo turbolento
della storia d’Israele;
periodo che tra le altre cose
vide la distruzione di Gerusalemme.
Daniele assisté
alla conquista di Babilonia
da parte dell’impero medo-persiano
e vide ritornare a Gerusalemme
un gruppo di fedeli servitori di Dio.
Ma Daniele non fu tra coloro
che fecero ritorno a Gerusalemme,
probabilmente a motivo dell’età avanzata.
Il libro di Daniele ha 12 capitoli.
I capitoli da 1 a 6
narrano in ordine cronologico
le esperienze vissute da Daniele
e dai suoi 3 compagni.
I capitoli da 7 a 12
contengono le visioni e i sogni profetici
che Daniele ricevette da Dio.
Nei capitoli 1, 3 e 6
leggiamo delle varie prove
che Daniele e i suoi compagni ebrei
riescono a superare.
Questi ragazzi rifiutano cibi e bevande
che li renderebbero impuri
agli occhi di Dio.
In seguito, i 3 compagni di Daniele,
Sadrac, Mesac e Abednego,
si rifiutano di adorare una statua
che rappresenta lo Stato babilonese,
andando coraggiosamente
incontro alla morte
in una fornace ardente.
Anni dopo, nonostante un decreto
che proibisce di rivolgere richieste
a chiunque all’infuori di Dario,
Daniele continua a pregare Geova
e per questo
viene gettato in una fossa di leoni.
Daniele e i suoi compagni
rimangono fedeli davanti a ogni prova,
e Geova li protegge.
I capitoli 2 e 4
descrivono come Geova dà a Daniele
la capacità di interpretare 2 sogni
del re Nabucodonosor.
Ciascuno di questi sogni
di origine divina
ha un significato profetico.
Nel primo sogno
il re vede un’enorme statua
fatta di metalli diversi.
La statua rappresenta
una successione di potenze mondiali
che hanno influito
in modo significativo sul popolo di Dio.
La profezia si conclude
con la distruzione di queste potenze
e mostra che gli esseri umani
saranno governati soltanto
dal Regno di Dio.
Nel secondo sogno
Nabucodonosor vede un albero
la cui cima raggiunge i cieli.
L’albero viene tagliato
e il ceppo viene legato per 7 tempi.
Questo significa che il governo
sarebbe stato interrotto.
Ma il fatto che il ceppo rimanga
indica che il governo
sarebbe stato ristabilito.
Il capitolo 5 racconta
che mentre il re babilonese Baldassarre
tiene un banchetto nel suo palazzo,
sul muro appare miracolosamente
una scritta.
Daniele spiega a Baldassarre
che secondo quella scritta
Babilonia sarebbe stata conquistata
dai medi e dai persiani.
Babilonia cade quella stessa notte.
Lo sapevate?
Un’estesa parte del libro di Daniele
è stata scritta in aramaico.
L’aramaico era una lingua
comunemente parlata nell’antichità,
e aveva le stesse lettere
dell’alfabeto ebraico.
I capitoli 7 e 8
descrivono le visioni di Daniele
di alcune bestie
che rappresentano l’ascesa
e la caduta di Babilonia,
Media-Persia, Grecia e Roma.
Inoltre, Geova dà a suo Figlio
un Regno eterno
che sostituirà tutti i governi umani.
Nel capitolo 9 Daniele comprende
dallo studio della Parola di Dio
che la liberazione degli ebrei
è molto vicina.
Poi leggiamo che mentre Daniele prega
appare un angelo che gli rivela
alcuni dettagli sul Messia.
I capitoli da 10 a 12 raccontano
che a Daniele appare di nuovo un angelo.
Questo angelo incoraggia Daniele
e gli mostra un’altra visione
di avvenimenti futuri.
Gran parte di questa profezia
descrive un conflitto tra 2 re
impegnati in una lotta per la supremazia.
L’adempimento della profezia
si sarebbe esteso
fino alla “parte finale dei giorni”.
L’angelo rassicura Daniele
che Dio lo approva
e gli dice che,
sebbene presto sarebbe morto,
sarebbe risorto “alla fine dei giorni”.
Mentre leggete questo libro,
notate come Geova considera preziosa
la fedeltà di Daniele,
come Geova dirige re e regni
per adempiere il suo proposito,
e come Geova dà a suo Figlio
un Regno eterno
che prenderà il posto
di tutti i governi umani.