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Introduzione a 3 Giovanni

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Introduzione a 3 Giovanni
Giovanni scrisse la sua terza lettera
a Efeso, o nei dintorni, verso il 98.
Indirizzò questa lettera
a un carissimo fratello chiamato Gaio,
nome romano comune a quel tempo.
3 Giovanni ha 14 versetti.
Gaio gode di un’ottima reputazione
a motivo della sua perseveranza
nella verità
e dell’accoglienza
che dà ai fratelli che non conosce.
E l’apostolo Giovanni
lo loda per il suo spirito ospitale.
L’atteggiamento di Diotrefe, invece,
è del tutto diverso.
Diotrefe non ha rispetto
per l’autorità degli apostoli
e ama primeggiare tra i fratelli.
Si rifiuta di accogliere i fratelli
che vengono da altri luoghi.
Cerca perfino di ostacolare
e cacciare dalla congregazione
quelli che mostrano ospitalità.
D’altra parte,
tutti parlano bene di Demetrio,
un fratello
che era un caro amico di Giovanni.
Potrebbe essere stato proprio Demetrio
a consegnare
questa terza lettera dell’apostolo.
Lo sapevate?
In 3 Giovanni 6,
Giovanni ricorda a Gaio
di congedare i fratelli
“in maniera degna di Dio”
quando si rimettono in viaggio.
Ciò vuol dire provvedere loro
tutte le cose di cui hanno bisogno
durante il tragitto.
Evidentemente
questo è ciò che Gaio è solito fare.
Verso la fine della sua seconda
e terza lettera,
Giovanni spiega
che le sue lettere sono brevi
perché spera di vedere presto i fratelli
e poter parlare loro di persona.
Mentre leggete 3 Giovanni,
notate in che modo questa lettera
evidenzia l’importanza
che i cristiani siano ospitali,
contrappone l’atteggiamento orgoglioso
di Diotrefe a quello dell’amato Gaio
ed esprime il profondo amore
di Giovanni
verso i fratelli che come lui
sono eredi del Regno.