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Introduzione al libro di Giuda
Giuda, lo scrittore
di questa lettera ispirata,
era evidentemente
uno dei fratellastri di Gesù Cristo.
Giuda scrisse la sua lettera
verso il 65,
probabilmente dalla Giudea,
sua terra d’origine.
In quel periodo si era creata
una situazione pericolosa:
nella congregazione
avevano iniziato a insinuarsi
uomini immorali e animaleschi.
Quindi Giuda ritenne necessario
esortare i cristiani
a combattere tenacemente per la fede.
La lettera di Giuda ha 25 versetti.
Nel versetto 5
Giuda ci ricorda che Geova,
dopo aver liberato
il suo popolo dall’Egitto,
distrusse gli israeliti che mostrarono
una grave mancanza di fede.
Il versetto 7 aggiunge
che “Sodoma e Gomorra
e le città vicine [...]
sono per noi un esempio ammonitore
subendo la pena del fuoco eterno”.
Con l’ausilio di efficaci metafore,
i versetti 12 e 13 descrivono i malvagi
che si infiltrano
nella congregazione cristiana
come “scogli nascosti sott’acqua”,
“nubi senz’acqua
portate qua e là dal vento”,
“alberi infruttuosi”
che sono stati sradicati
e “furiose onde del mare”
che gettano fuori schiuma.
Lo sapevate?
La lettera di Giuda
contiene informazioni
che non si trovano
in nessun altro punto della Bibbia.
Solo Giuda parla della controversia
che l’arcangelo Michele
ebbe con il Diavolo
riguardo al corpo di Mosè.
E solo Giuda menziona
la profezia di Enoc secondo cui Dio,
servendosi di miriadi di angeli,
avrebbe eseguito
il giudizio contro i malvagi.
Giuda conclude la sua lettera
esortando i fratelli
a “rimanere nell’amore di Dio”,
a continuare a “mostrare misericordia
a coloro che hanno dubbi”
e a salvarli “strappandoli dal fuoco”.
Mentre leggete la lettera di Giuda,
soffermatevi
sui molti riferimenti che lui fa
ai giudizi di Dio del passato,
sulle vivide immagini che descrive
e su quanto si preoccupi
della purezza e della spiritualità
di coloro che sperano
di ereditare il Regno di Dio.

Introduzione a Giuda