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Introduzione al libro di Giudici
Il libro di Giudici
fu scritto dal profeta Samuele
e fu completato intorno al 1100 a.E.V.
Il libro copre un periodo
di circa 330 anni,
che vanno grosso modo
dal 1450 al 1120 a.E.V.
Il racconto
si concentra in particolar modo
sulle imprese dei giudici,
uomini che Geova usò per liberare
il suo popolo dall’oppressione.
Nel capitolo 1
leggiamo che gli israeliti,
anziché scacciare dal paese
tutti i suoi abitanti pagani,
costringono alcuni di loro
ai lavori forzati.
Nel capitolo 2
un angelo avverte gli israeliti che,
siccome non hanno ascoltato Geova,
gli abitanti del paese rimasti
li indurranno
a praticare la falsa adorazione.
Nei capitoli da 3 a 16 leggiamo che,
dopo la morte di Giosuè
e della sua generazione,
quello che ha detto l’angelo
inizia ad avverarsi.
Più e più volte ciclicamente
gli israeliti ricadono
nella falsa adorazione,
Geova li abbandona nelle mani dei nemici,
loro implorano il suo aiuto
e Geova affida a dei giudici
il compito di liberarli.
Ecco i 12 giudici.
Otniel, Eud, Samgar, Barac,
Gedeone, Tola, Iair, Iefte,
Ibzan, Elon, Abdon e Sansone.
Lo sapevate?
I giudici di cui si parla in questo libro
erano uomini di fede che guidarono
e liberarono il popolo di Dio,
ma riconoscevano che era Geova
la vera Guida e il vero Liberatore.
Non erano giudici
nel senso legale del termine.
Nel capitolo 3 i giudici Otniel ed Eud
liberano gli israeliti dall’oppressione
dei re di Mesopotamia e di Moab.
Nel capitolo 4
la profetessa Debora manda a chiamare
un uomo di fede di nome Barac.
Geova, spiega Debora,
gli darà la vittoria su Sisera,
capo dell’esercito di Iabin,
il re cananeo che opprime Israele.
Grazie all’aiuto di Geova,
Barac sconfigge
l’intero esercito di Sisera.
Nessuno dei nemici sopravvive.
Quanto a Sisera,
viene ucciso da una donna di nome Iael.
Nei capitoli da 6 a 8
Geova si serve del giudice Gedeone
e di appena 300 uomini
per liberare gli israeliti
dal dominio dei madianiti.
I capitoli 11 e 12
hanno come protagonista il giudice Iefte.
Con l’aiuto di Geova,
Iefte sottomette gli ammoniti,
i quali insieme ai filistei
opprimono Israele da 18 anni.
I capitoli da 13 a 16 si incentrano
sulle imprese del giudice Sansone,
un nazireo dotato da Geova
di una forza fisica straordinaria.
Sansone riuscirà a ‘salvare Israele
dalla mano dei filistei’.
I capitoli da 17 a 21
descrivono avvenimenti
che si sono verificati
in un periodo precedente.
Nel capitolo 17 Mica, un efraimita
che ha “una casa dedicata agli dèi”,
incarica un giovane levita
di nome Gionatan di fargli da sacerdote.
Gionatan tuttavia non appartiene
a una famiglia sacerdotale.
Nel capitolo 18 centinaia di daniti
in cammino verso un territorio
da conquistare per la loro tribù
si fermano a casa di Mica,
rubano i suoi dèi e portano con sé
Gionatan perché faccia loro da sacerdote.
Nei capitoli 19 e 20
alcuni beniaminiti della città di Ghibea
si macchiano di un crimine
di natura sessuale
ai danni della concubina di un levita.
I colpevoli però non vengono consegnati,
così le altre tribù
attaccano i beniaminiti,
e la loro tribù è quasi sterminata.
Mentre leggete il libro di Giudici,
notate le tristi conseguenze
che subiscono quelli che lasciano Geova.
Soffermatevi sulla misericordia
che Dio ha nei confronti di chi si pente
e implora il suo aiuto.
E riflettete sui motivi
per cui possiamo essere certi
che Geova, il grande Giudice,
ci libererà da tutti i nostri nemici
per mezzo del suo Regno.

Introduzione a Giudici